“170 anni al servizio dei poveri”, sulle orme del Beato Ozanam Il 9 settembre nella parrocchia di Sant’Eulalia un incontro di riflessione sull’attualità di questa figura e sull’impegno della Società San Vincenzo de Paoli

Alessandro Floris e Sandra Mattana ospiti stamattina a Radio Kalaritana

Un convegno di rilievo nazionale porterà al centro dell’attenzione il carisma e l’eredità spirituale del Beato Federico Ozanam. L’appuntamento è per lunedì 9 settembre, nella parrocchia di Sant’Eulalia a Cagliari, in occasione della festa liturgica del fondatore della Società di San Vincenzo de Paoli. L’incontro, intitolato “170 anni al servizio dei poveri sulle orme del Beato Federico Ozanam”, rappresenta un momento di confronto e approfondimento sull’attualità del pensiero e dell’azione del beato francese, pioniere del cattolicesimo sociale.

L’evento è promosso dai Consigli Centrali di Cagliari e Quartu Sant’Elena della San Vincenzo, con la partecipazione e la relazione della Presidente nazionale, Paola Da Ros.

Una figura profetica per i tempi moderni

«Con questo convegno – spiega Alessandro Floris, Presidente del Consiglio Centrale di Cagliari, ospite stamattina a Radio Kalaritana – vogliamo far emergere il ruolo cruciale che la Società San Vincenzo ha avuto in Sardegna, contribuendo alla diffusione della cultura del servizio e allo sviluppo del cattolicesimo sociale».

Nato a Milano nel 1813, vissuto in Francia, Ozanam fu docente alla Sorbona, studioso di Dante e del francescanesimo, ma soprattutto fondatore, nel 1833, della prima “conferenza di carità”, nucleo originario della Società di San Vincenzo de Paoli. La sua intuizione – osservare la povertà, comprenderne le cause, agire con giustizia e carità – anticipò molti dei principi della dottrina sociale della Chiesa, ben prima che fossero codificati ufficialmente.

«È una figura profetica» ricorda ancora Floris, citando San Giovanni Paolo II, che nel 1997 lo indicò come “modello di santità per i giovani”, capace di coniugare fede, intelligenza e impegno sociale.

Una rete globale di carità

Intervenuta ai microfoni di Radio Kalaritana, la Presidente nazionale Paola Da Ros ha ricordato l’attuale diffusione capillare della Società di San Vincenzo: presente in 155 Paesi nei cinque continenti, conta in Italia oltre 12.000 soci suddivisi in 896 conferenze locali.

Nel capoluogo sardo la San Vincenzo opera con 22 conferenze e 253 soci attivi, supportati da una rete di volontari. «Seguiamo 1.287 famiglie, pari a oltre 3.200 persone», afferma Floris. Fiore all’occhiello è il Centro di accoglienza notturna “Opera Ozanam”, che offre riparo ogni notte a persone senza fissa dimora.

«Ma non ci limitiamo a garantire un posto letto – precisa Floris – offriamo ascolto, accompagnamento, percorsi di reinserimento. Per noi il povero è una persona da custodire».

Anche a Quartu Sant’Elena l’impegno vincenziano si traduce in azioni concrete. Come racconta Sandra Mattana, Presidente del Consiglio Centrale locale, le conferenze operano su tre fronti principali: la Mensa del Viandante, il magazzino del vestiario e le conferenze parrocchiali.

Nel solo 2024, la mensa ha distribuito oltre 10.400 pasti caldi e 6.000 cesti serali. «Il nostro è un servizio di prossimità – sottolinea Mattana – fatto di ascolto, visite, presenza. Una carità silenziosa, ma che può cambiare il destino di chi la riceve».

Volontariato e terzo settore: impegno integrato

Oltre all’assistenza materiale, la San Vincenzo è oggi un soggetto attivo nel terzo settore, integrato nei forum del volontariato, nel RUNTS e nelle consulte diocesane. Numerosi i progetti specifici avviati, tra cui: “Oltre le sbarre”, per il reinserimento dei detenuti attraverso il volontariato; “Prendersi cura”, dedicato alla povertà sanitaria e iniziative internazionali in Albania e Palestina.

Accanto al convegno di Cagliari, la Presidente Da Ros ha ricordato altri due appuntamenti di rilievo nazionale: il Pellegrinaggio giubilare a Roma, dal 19 al 21 settembre, con la partecipazione di oltre 470 vincenziani agli eventi con Papa Leone XIV e il premio Carlo Castelli, in programma a Brescia il 10-11 ottobre, dedicato all’impegno nel mondo carcerario.

 


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