8xmille

8xmille, una firma che dona amore La campagna di informazione e sensibilizzazione è in pieno svolgimento

È in pieno svolgimento la campagna di informazione e sensibilizzazione alla firma dell’8xmille alla Chiesa cattolica, all’insegna dello slogan di quest’anno «Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, con la tua firma puoi farne migliaia». Ed è proprio questo lo scopo che anima tutte le iniziative che si articolano intorno all’8xmille e più in generale al sostegno economico alla Chiesa, ossia far comprendere come un gesto così semplice come quello della firma sia capace, insieme a tanti altri, di creare storie e situazioni di bene attraverso l’opera di migliaia di persone a ser vizio di migliaia e migliaia di altre persone.

L’importanza

Anche nella nostra diocesi sono tanti i progetti che coinvolgono parrocchie, oratori, associazioni e istituzioni ecclesiali che portano avanti azioni concrete di aiuto e accompagnamento a favore di molteplici categorie di persone in stato di bisogno e necessità. Tutto questo genera vera speranza, fatta di azioni concrete in situazioni concrete. «La nostra idea di fondo – ha dichiarato monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, in una recente intervista – è finanziare attività capaci di sviluppare una soggettività delle persone, in termini educativi, capaci di solidarietà e di protagonismo di comunità, anche sensibilizzando i nostri territori» I fondi dell’8xmille non creano e prolungano l’assistenzialismo ma sono gestiti e impiegati in modo da educare le persone che ne so no beneficiarie a compiere percorsi attivi di liberazione dalle proprie povertà. Una particolare attenzione è stata di recente posta sulle necessità di popolazioni in guerra o di Paesi in via di sviluppo. «Una quota importante – prosegue Baturi – nel 2023 pari a 80 milioni di euro, viene gestita dal Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli. Nello stesso anno sono stati approvati 440 progetti proposti da realtà ecclesiali di tutto il mondo. In questi anni abbiamo concentrato gli aiuti soprattutto sull’Ucraina, per sostenere tramite le Caritas e le Chiese di quelle terre martoriate dalla guerra. La nostra idea di fondo – sottolinea ancora l’Arcivescovo – è finanziare attività capaci di sviluppare una soggettività delle persone, in termini educativi, capaci di solidarietà e di protagonismo di comunità, anche sensibilizzando i nostri territori. Rifuggiamo la logica dei contributi a pioggia e dell’assistenzialismo, ma puntiamo sull’aiuto promozionale ai più poveri, grazie alle Chiese locali e alle loro espressioni caritative, affinché ognuno faccia responsabilmente la sua parte».

Le informazioni

Purtroppo in questi ultimi anni le firme sono in calo e questo è dovuto a molteplici fattori, tra gli altri un diffuso pregiudizio che la Chiesa è ricca e quindi non ha bisogno dei soldi dei contribuenti. Inoltre il calo sempre più vertiginoso è quello dei praticanti, dovuto alla non conoscenza dell’efficacia dei fondi impiegati. Così è fondamentale che in tutte le comunità ecclesiali sia svolta un’efficace opera di informazione e sensibilizzazione. Per chi desidera informarsi è utile consultare il sito web sovvenire.chiesacattolica.it dove trova tutte le notizie sull’impiego dei fondi derivanti dall’8xmille. Nell’ottica di una informazione trasparente e puntuale venerdì 30 maggio alle 11, nei locali della Curia diocesana, ci sarà la conferenza stampa sulla rendicontazione dei fondi assegnati nel 2024 al territorio della diocesi di Cagliari. 

don Alessandro Simula – direttore del Servizio per la promozione del Sostegno economico alla Chiesa

(Articolo apparso sul Kalaritana Avvenire del 25 maggio)


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