CINEMA

A Nuoro torna «IsReal», il festival del cinema documentario Un viaggio tra identità, memoria e visioni del futuro

Da martedì 27 maggio a domenica 1 giugno, Nuoro diventa capitale del cinema del reale con la nona edizione di IsReal – Festival del Cinema Documentario, la rassegna organizzata dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE) che porta sul grande schermo i racconti delle trasformazioni culturali, sociali e identitarie della Sardegna e del mondo.

In programma circa 30 film documentari, firmati da registi locali e internazionali, con uno sguardo attento alle culture minoritarie, ai territori e alle persone che li abitano. Una selezione curata che intreccia cinema, antropologia, storia e attualità.

Al centro della manifestazione c’è la sezione «Scenari Sardi», che racconta la Sardegna contemporanea attraverso le lenti del cambiamento e della riflessione sul presente. Un cinema che osserva, ascolta e interpreta l’isola in dialogo con il resto del mondo.

L’edizione 2025 segna inoltre il ritorno del maestro del cinema sardo Giovanni Columbu, che aprirà il festival con il suo primo film d’animazione, «Balentes». Ambientato negli anni Quaranta, il film narra la storia poetica e coraggiosa di due giovani che cercano di liberare dei cavalli destinati al fronte, unendo tensione epica, idealismo e una nuova sperimentazione visiva.

Accanto alla proposta regionale, il festival ospita anche un concorso internazionale, arricchito da una sezione dedicata al cinema etnomusicologico, confermando l’attenzione del festival per le narrazioni incentrate sull’identità sonora dei popoli.

Un altro momento significativo sarà l’omaggio al regista belga Pierre-Yves Vandeweerd, uno dei grandi nomi del documentario europeo. I suoi film, profondamente poetici e umani, raccontano l’esilio, la perdita e la resilienza, offrendo al pubblico una preziosa occasione di riflessione.

Questa mattina, nella sede dell’ISRE, la presentazione ufficiale del programma con gli interventi del presidente Stefano Lavra, del direttore generale Marcello Mele e del direttore artistico Alessandro Stellino.

A valutare i film in concorso sarà una giuria internazionale composta da Valeria D’Ambrosio, storica dell’arte e curatrice, Cécile Embleton, regista franco-inglese, e Marco Lutzu, etnomusicologo. Saranno assegnati tre premi principali: primo e secondo premio per il concorso internazionale e miglior film etnomusicologico.

La Giuria Giovani, composta da studenti e spettatori under 30, assegnerà invece il terzo premio, offrendo uno sguardo nuovo e originale sul cinema documentario contemporaneo.

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