TRANSIZIONE ENERGETICA

A Serrenti scuola, ambiente e comunità insieme per l’energia verde Transizione energetica e coinvolgimento civico: così il comune è diventato un laboratorio virtuoso di sostenibilità e formazione per le nuove generazioni

Maurizio Musio e Anna Musinu ospiti nei giorni scorsi a Radio Kalaritana

Una transizione ecologica che parte dal basso, coinvolgendo scuole, istituzioni e cittadinanza. È l’esperienza portata avanti dal Comune di Serrenti, raccontata da Maurizio Musio, tecnico comunale dell’energia, ospite nei giorni scorsi a Radio Kalaritana, che ha ideato e accompagnato numerosi progetti. Tra questi, “Percorsi di luci”, che unisce sicurezza urbana, creatività e giornate mondiali con installazioni luminose. Con lui, la professoressa Anna Musinu, docente e attivista di Legambiente Sardegna, che ha portato nelle scuole laboratori sul cambiamento climatico e sull’inquinamento da plastica.

Tutto inizia nel 2009 con la creazione delle micro-reti intelligenti per condividere energia tra edifici pubblici. Grazie ai fondi regionali, nel tempo sono stati installati sistemi di accumulo e pannelli solari, culminando con la nascita della “Casa dell’Energia”, vero e proprio laboratorio didattico a pochi passi dalle scuole. Qui vengono attivate una serie di attività educative, destinate agli studenti: tra questi, quelli dell’Istituto Comprensivo di Sanluri e Serrenti, dove gli alunni fin dalla scuola dell’infanzia imparano cosa significa energia rinnovabile.

A Maggio Serrenti è stato finalista nel premio curato dalla POLIMI Graduate School of Management, Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e finalista al Forum PA per progetti finalizzati a rendere le pubbliche amministrazioni protagoniste nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, promuovendo pratiche virtuose e soluzioni innovative. Ora guarda avanti con due nuovi progetti: la trasformazione a LED dell’illuminazione pubblica e la creazione di una Scuola di formazione per le energie rinnovabili, rivolta ai giovani e ai tecnici comunali. «La Smart City  – spiega Musio –  per noi significa migliorare la qualità della vita, formare professionalità locali e combattere lo spopolamento». Un esempio virtuoso di come l’energia verde possa accendere il futuro anche nei piccoli comuni, grazie a visione, rete e partecipazione.

 


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