Acutis e Frassati: simboli di un cammino di fede nella quotidianità Domani sera nel Convento dei Domenicani la Veglia con l'Arcivescovo

Un’occasione importante per la comunità diocesana e in particolare per i giovani.

L’appuntamento di domani sera al convento di San Domenico a Cagliari rappresenta il modo con il quale prepararsi alla canonizzazione dei beati Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati.

L’iniziativa, promossa dall’Azione Cattolica – Settore Giovani, dal Servizio diocesano di Pastorale Giovanile e dalla comunità dei padri Domenicani, si inserisce nel cammino di preghiera che accompagna la Chiesa verso questo importante appuntamento.

«L’idea è del settore giovani dell’Azione Cattolica – dice il vicepresidente Stefano Manca. Ci è sembrato doveroso presentare le figure di questi due giovani, perché ci ricordano che la santità non è un ideale lontano dalla nostra quotidianità, ma è un cammino possibile da portare avanti nella routine che segna le nostre giornate: si tratta di giovani che hanno vissuto con entusiasmo la freschezza del Vangelo, diventando modelli vicini alle nuove generazioni».

L’appuntamento è fissato per domani per le 19 con la Messa, presieduta dall’arcivescovo Baturi, a seguire l’Adorazione eucaristica e poi la Veglia di preghiera con tutti i giovani della diocesi. La serata si concluderà con una festa nel chiostro di San Domenico, un momento di condivisione.

«La scelta del luogo dove celebrare questo momento, il convento di San Domenico – dice ancora Manca – non è casuale: Piergiorgio Frassati era legato profondamente ai Dominicani, è stato un terziario domenicano: è stato un laico che ha preso ispirazione per vivere la sua fede ed è entrato in Azione Cattolica. È stato importante unire le due cose, Azione cattolica e comunità dei padri Domenicani insieme sono un segno del Cammino sinodale vissuto in questi anni nella nostra diocesi».

«Acutis – conclude il vice presidente – è un giovane del nostro tempo, ha vissuto nell’era digitale, amava l’informatica, utilizzava internet per diffondere il Vangelo, mettendo le sue competenze al servizio della comunità, al servizio della fede».