L'inchiesta

Antitrust indaga sui rincari traghetti legati al sistema Ets europeo L’Autorità garante della concorrenza e del mercato apre un fascicolo sui rincari dei traghetti causati dall’estensione del sistema Ets

Un camion sbarca da una nave

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha aperto un’indagine sui rincari dei traghetti che hanno colpito passeggeri e imprese. Al centro dell’attenzione, l’estensione al trasporto marittimo del sistema Ets (Emission Trading System), introdotto per ridurre le emissioni di CO₂ ma i cui costi – secondo la segnalazione presentata dal deputato Pd Silvio Lai – sarebbero stati trasferiti direttamente sulle tariffe, in misura sproporzionata.

L’istruttoria è stata affidata alla direzione Trasporti, Energia e Ambiente dell’Antitrust, che valuterà se le compagnie abbiano rispettato le normative o abbiano invece abusato del nuovo quadro regolatorio per aumentare i prezzi ben oltre l’incidenza reale del sistema Ets. Secondo uno studio indipendente di «Transport & Environment», l’impatto per singola tratta si aggirerebbe intorno all’1%, ma le tariffe sono cresciute in alcuni casi fino al 27% e potrebbero superare il 40% nel 2026.

Silvio Lai ha accolto con favore l’apertura del fascicolo: «È un primo passo importante per garantire trasparenza e difendere cittadini e imprese». Confindustria Sardegna segnala che nel solo settore merci, le tratte Cagliari–Livorno e Olbia–Livorno hanno registrato aumenti rispettivamente di 217,60 euro e 197,20 euro. L’auspicio è che l’azione dell’Antitrust faccia chiarezza e ristabilisca l’equilibrio tra sostenibilità ambientale e giustizia tariffaria.


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