
Si è risolto con il pagamento degli stipendi il caso legato all’Arst, con la situazione tornata alla normalità dopo giorni di tensione e di ritardo delle buste paga per i lavoratori dell’azienda regionale dei trasporti.
Il caso
L’insediamento ufficiale del nuovo amministratore unico di Arst, Giovanni Mocci, ha portato allo sblocco della situazione. Mocci ha preso il posto del precedente amministratore, Roberto Neroni, nominato dalla Giunta Solinas. Il periodo di transizione tra le gestioni non è stato fluido, con il ritardo nei pagamenti frutto del mancato via libera da parte dell’amministratore, posto rimasto vacante dallo scorso 4 luglio dopo la delibera approvata nella riunione di Giunta. Mocci, nelle scorse ore, attraverso una procedura d’emergenza ha dato il via libera all’erogazione degli stipendi, facendo tirare un sospiro di sollievo agli oltre duemila lavoratori dell’Arst. «La Regione – ha commentato l’assessora dei Trasporti Barbara Manca – si è attivata sin da subito per assicurare che l’avvicendamento ai vertici societari avvenisse nel più breve tempo possibile, con l’obiettivo di garantire la piena operatività dell’azienda e tutelare i diritti dei lavoratori. Ringraziamo le dipendenti e i dipendenti di Arst per il senso di responsabilità dimostrato in questi giorni – ha concluso l’assessora – garantendo come sempre la continuità del servizio». Le polemiche, tuttavia, non si sono totalmente spente, con l’opposizione che ha rimarcato il lasso di tempo senza risposte per i lavoratori. «Un ritardo ingiustificabile e vergognoso che coincide con la sostituzione dell’amministratore unico, evidentemente la situazione è stata gestita con il solito pressappochismo che sta caratterizzando l’azione politica della Giunta Todde» ha affermato il consigliere di Fratelli d’Italia Fausto Piga.
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