
Teheran dopo l’attacco | Foto Avvenire
Alta preoccupazione e impegno immediato per il raggiungimento di un’intesa che eviti ulteriori escalation. Questo il riassunto delle reazioni che, seppur con diverse sfumature, sono arrivate a poche ore dall’attacco di Israele contro l’Iran (qui per leggere).
Le reazioni internazionali
A richiamare le parti è stato ancora una volta il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha richiesto «massima moderazione» per evitare che il conflitto si faccia più grave. «Il Segretario Generale – ha affermato il portavoce Farhan Haq – condanna ogni escalation in Medio Oriente. Il Segretario è particolarmente preoccupato dagli attacchi israeliani sugli impianti nucleari iraniani che arrivano durante il dialogo tra Iran e Stati Uniti sul programma nucleare iraniano».
«È ovvio che la situazione è in rapida evoluzione. Questa è un’azione unilaterale da parte di Israele. Quindi penso sia fondamentale che molti alleati, compresi gli Stati Uniti, si impegnino in questo momento per ridurre l’escalation. So che lo stanno facendo. E credo che questa sia la priorità assoluta», ha dichirato invece il segretario generale della NATO Mark Rutte. Intorno alle 11 di questa mattina, ha invece emesso un breve comunicato sui propri canali social la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Layen: «Le notizie che giungono dal Medio Oriente sono profondamente allarmanti. L’Europa esorta tutte le parti a dare prova della massima moderazione, a ridurre immediatamente l’escalation e ad astenersi da ritorsioni. Una soluzione diplomatica è ora più urgente che mai, per il bene della stabilità della regione e della sicurezza globale», ha scritto la presidente della Commissione. La scelta delle parole e la distanza temporale dalla notizia degli attacchi, sottolineano una lettura prudente da parte della Commissione europea che non ha espressamente condannato l’attacco israeliano. Di tutt’altro avviso la Cina, che si è detta fortemente preoccupata e ha parlato di «violazione della sovranità»iraniana attraverso il ministero degli Esteri. A dirsi preoccupata è stata anche la Russia, attraverso le parole del portavoce del Cremlino Dmitryi Peskov.
L’invito italiano
Intanto, anche la Farnesina lavora per la soluzione diplomatica. Durante un’intervista ai microfoni di SkyTG24, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, impegnato nella prima mattinata in una riunione con i diplomatici della regione mediorientale, ha prima rassicurato sulle condizioni degli italiani presenti in Iran e Israele, invitando tutti coloro nei luoghi a rimanere in contatto e seguire le istruzioni dell’Unità di crisi della Farnesina, per poi affermare di avere già parlato con il ministro degli Esteri israeliano e di avere in programma una chiamata con il suo omologo iraniano per richiedere una immediata de-escalation e l’arrivo a un accordo. Questo pomeriggio, a Roma, è prevista invece una riunione del Governo fissata dalla presidente del Consiglio Meloni a cui parteciperanno anche i vertici dell’intelligence.
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