Durante la diretta su Radio Kalaritana dedicata alla celebrazione dei funerali di Papa Francesco, l’Arcivescovo di Cagliari Monsignor Giuseppe Baturi, è intervenuto per un commento.
Le parole
«Qui abbiamo respirato la cattolicità. Tutti i popoli, nazioni e lingue sono venuti per pregare il per il Papa, per pregare per la Chiesa, perché si rispettano le cose che ci ha detto, quanto ci ha testimoniato, l’amore che ha messo per servire Gesù Cristo. Pensiamo alle delegazioni ufficiali, più di 170, al Collegio dei Cardinali, al Collegio dei vescovi, ai credenti di tutte le nazioni coinvolti attraverso le preghiere fatte in italiano, inglese, francese, in cinese. Abbiamo sentito le chiese orientali pregare in greco e in arabo. Papa Francesco ha amato la Chiesa e la sua cattolicità, chiedendo a tutti di guardare dal centro alle periferie, cioè alle situazioni concrete degli uomini. Oggi si è avuta un’evidenza del miracolo pasquale, che è il miracolo di un popolo che raduna insieme, pacifica, dentro un’unica casa di misericordia, di bene e di amore, popoli, lingue e culture diverse. Ciò che lui ha amato e indicato a noi come cammino da seguire».
Sulle proprie emozioni
«La parola oggi resta indietro a tutti i sentimenti. Certamente c’è stato il ricordo di tanta affezione, il ricordo di gesti e di parole personali, così come tutto ci aiutava a pensare alla Pasqua di Cristo oggi. La Chiesa nella sua cattolicità, nella sua complessità e nel suo radicamento dentro il popolo, il desiderio è che anche i nodi futuri, assisti dallo spirito, in particolare l’elezione del nuovo Papa, possano servire a questa Chiesa a sciogliere un canto di lode a Dio e di amore agli uomini».
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