La decisione di impugnare la riforma della sanità da parte del Governo non era una possibilità remota. All’annuncio della decisione da parte di Roma di portare davanti alla Corte Costituzionale il testo che prevede il commissariamento delle Asl (qui per leggere), però, non sono mancate le reazioni.
Nuova problematica
Tra queste quella della presidente della Regione Alessandra Todde. Che oltre al tentativo di ricucire lo strappo con il Partito democratico, arrivato a seguito delle scelte proprio sui nuovi commissari che saranno in carica nei prossimi sei mesi, si troverà insieme alla sua Giunta di fronte a un nuovo scontro con Roma.
Le parole della presidente
«Il Governo impugna una legge regionale pienamente vigente, già in fase di attuazione. La sanità sarda ha bisogno di un cambio di passo e noi andremo convintamente avanti in questa direzione – ha affermato la presidente Todde – L’impugnazione da parte del Governo, che noi consideriamo totalmente ingiusta – continua Todde – si basa su due pareri completamente discordanti: il primo di carattere tecnico, in cui si inseriscono commenti favorevoli e il riconoscimento esplicito che il commissariamento è legittimo, e il secondo, arrivato successivamente e di carattere politico, in cui si annuncia una contrarietà al provvedimento. Come sempre abbiamo fatto – conclude la presidente della Regione – in questi mesi di governo della Sardegna, continueremo a difendere le prerogative della Regione e della nostra autonomia in tutte le sedi opportune».
Opposizione all’attacco
A reagire però è anche l’opposizione, per voce del consigliere di Fratelli d’Italia Fausto Piga: «Nessuna sorpresa se la legge è stata impugnata, normale che avvenga quando si scrivono leggi pasticciate e si governa con una condotta spericolata. La presidente Todde – afferma Piga – ha tenuto in ostaggio la Regione senza bilancio come non accadeva da dodici anni, un ritardo ingiustificabile e devastante, solo per ipotecare poltrone benché fosse chiaro a tutti che lo spoils system è vietato dalle leggi italiane».
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