Il rapporto

Sardegna tra le regioni italiane più colpite dagli ecoreati: controlli in aumento Secondo il report di Legambiente e Libera, l'isola si piazza al secondo posto di questa particolare classifica

Rifiuti abbandonati

La Sardegna si colloca al secondo posto in Italia per numero di ecoreati e al primo per persone denunciate, secondo il report realizzato da Legambiente e Libera in occasione del decennale della legge sugli ecoreati. Questo primato poco invidiabile può derivare dall’efficacia dei controlli oppure da una scarsa tutela dell’ecosistema.

In Italia, tra giugno 2015 e dicembre 2024, sono stati accertati 6.979 reati ambientali, con una media di un illecito penale ogni tre verifiche. Il 40,5% degli illeciti si concentra nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Complessivamente, sono stati sequestrati beni per un valore di 1,155 miliardi di euro.

La Campania guida la classifica con 1.440 reati accertati e beni sequestrati per oltre 209 milioni di euro. La Sardegna segue con 726 illeciti, ma è la prima regione per numero di persone denunciate, ben 1.627. Il rapporto di Ecomafia 2024 aveva già segnalato una crescita dei reati ambientali nell’isola.

Al terzo posto si colloca la Puglia, con 540 reati, ma si distingue per il maggior numero di arresti (100). Seguono la Lombardia (498 reati) e la Sicilia (482), con quest’ultima in testa per valore economico dei sequestri (432,1 milioni di euro) e seconda per numero di denunce.

La conferenza “ControEcomafie”, promossa da Legambiente e Libera con l’Università di Roma, sarà un’occasione per riflettere sulla lotta agli ecoreati e sulle strategie di tutela del territorio.


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