
Nichi Grauso
Anche la politica ricorda Nicola “Nichi” Grauso, ex editore de L’Unione Sarda e pioniere di internet e dell’informazione digitale in Italia. Grauso si è spento a 76 anni a causa di una lunga malattia che lo aveva indebolito nel tempo.
Pioniere
Dalla fondazione di Radiolina e Videolina all’acquisto de L’Unione Sarda, che diventerà il secondo giornale al mondo con un proprio sito web, fino all’avventura in politica tra gli scranni del Comune di Cagliari e poi in Regione tra gli anni Novanta e Duemila. Per chiudere poi con l’avventura editoriale di Epolis in Sardegna e non solo, chiusa però con un fallimento. Grauso è stato un visionario nel suo campo ed è per questo che la politica lo ha ricordato a poco tempo dalla notizia della scomparsa giunta nella mattinata di ieri, domenica 18 maggio.
Le parole
«Con la morte di Nicola Grauso – Nichi, come era conosciuto da tutti – perdiamo l’uomo che forse per la prima volta riuscì a cambiare l’immagine della Sardegna e l’idea che il resto del mondo aveva di noi», ha scritto la presidente della Regione Alessandra Todde sui propri social. «Come tutti i visionari – ha continuato la presidente – anche Grauso è stato un personaggio complesso, segnato da luci e ombre. Ma il suo lascito più grande è forse l’immagine di una Sardegna capace di precorrere i tempi, confrontarsi con i cambiamenti e che ebbe il coraggio di mollare gli ormeggi per navigare sicura nel mare della modernità». A prendere parola è stato anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu. «È stato un precursore nel mondo della comunicazione e della tecnologia – ha affermato Truzzu – Amava anticipare i tempi, percorrendo nuove strade e gli è sempre riuscito benissimo. Così facendo ha portato Cagliari e la Sardegna al centro del mondo, dimostrando di essere il più grande visionario della nostra terra. Anche nella consapevolezza della sua malattia non ha finito di sognare nuove idee e nuovi progetti per il futuro. Mancherà alla Sardegna un lucido e generoso visionario».
L’iniziativa
A esprimere cordoglio anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che ha parlato di un’iniziativa proposta da Grauso prima della scomparsa. «Si definiva un inventore e così è stato – ha dichiarato il primo cittadino – Anticipatore della rivoluzione digitale, Grauso è stata una persona rivoluzionaria. Ha portato Cagliari al centro dell’innovazione tecnologica internazionale negli anni ‘90, facendo appassionare tante giovani menti, ottenendo primati che tuttora e negli anni a venire non ci stancheremo di ricordare. Negli ultimi anni è stato il protagonista di tante riqualificazioni nel centro storico, restituendo alla città tanti edifici un tempo in stato di abbandono. Qualche mese fa – ha spiegato Zedda – mi propose, insieme a suo nipote, di ospitare a Cagliari l’incontro dei premi Nobel per la Pace. In questa direzione continueremo a lavorare».
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