Cultura e sociale

Biblioteca Lussu, a Monte Claro uno spazio per vincere la solitudine A Cagliari, nel cuore del Sistema Bibliotecario della Città Metropolitana, un luogo fatto di libri e incontri

Il complesso della Biblioteca | Foto Wikipedia

Tra normalità e patologia non vi è una distinzione netta e ciascuno di noi può sperimentare un senso di vulnerabilità emotiva e d’insicurezza, un disagio, un’esperienza soggettiva frustrante e stressante, una fragilità mentale.

L’epoca attuale

Articoli di riviste specializzate indicano che negli ultimi anni vi è stato un crescente utilizzo dei social chatbot, ossia agenti conversazionali progettati per sostenere interazioni prolungate e personalizzate con gli utenti all’interno di piattaforme di social media: funzionano così bene da sembrare umani, così di frequente sono utilizzati da individui in cerca di supporto emotivo, compagnia o connessione. Queste tecnologie sono facilmente accessibili e simulano una relazione empatica e chi si sente solo, chi non ha un supporto sociale, può tendere maggiormente ad instaurare relazioni con un social chatbot. La situazione creata da queste «conversazioni» può diventare ancora più coinvolgente con l’intelligenza artificiale (per le capacità dell’IA di apprendere e sviluppare grazie all’interazione con l’utente). Si può arrivare perfino a forme di attaccamento emotivo tra lo strumento che utilizza l’IA e l’uomo che utilizza lo strumento.

Luogo di incontro e comunicazione

Se oggi la fragilità mentale è strettamente legata all’isolamento sociale e vi è la necessità, in tutte le fasce d’età, di comunicare e incontrare l’altro, la biblioteca di pubblica lettura svolge un servizio importante. Nella biblioteca Lussu a Villa Clara a Cagliari quotidianamente accedono in media circa duecento persone adulte, che occupano una postazione per studiare e/o in biblioteca svolgono un’attività che in qualche modo le fa sentire partecipi – gratuitamente partecipi, senza spendere soldi – di una comunità: il prestito di libri, i corsi di formazione, i gruppi di lettura, le rassegne cinematografiche, la presentazioni di libri. Il nostro sito www.bibliotecamonteclaro.it pubblica tutte le attività culturali in programma, di vario genere, in cui il libro è sempre il perno. Agli iscritti mandiamo anche una newsletter con un link, li invitiamo e registriamo vivo interesse e buona partecipazione. Una delle missioni principali della biblioteca è oggi quella di sostenere ogni individuo a condurre la propria crescita personale in modo consapevole, aiutarlo a dare qualità alla sua vita di tutti i giorni, a prescindere dall’età, dal sesso, dal gruppo etnico, dal lavoro.

La biblioteca pubblica inoltre è uno dei luoghi dell’educazione permanente, dove le persone adulte o anziane, già uscite dai percorsi formali dell’apprendimento, possono acquisire nuove competenze ed esperienze. I dati, tratti dalle statistiche 2024 recentemente pubblicate dal Polo Sbn della Regione Sardegna ci attestano che, nella nostra Isola, le biblioteche promuovono l’educazione per tutto l’arco della vita e cercano di aiutare le persone ad affrontare attivamente l’invecchiamento, che è spesso, per diversi motivi, una situazione in cui si può sperimentare la fragilità mentale. Ed essa peraltro – dal nostro punto d’osservazione nel 2025 – colpisce in modo diffuso e in tutte le fasi della vita, anche perché si vive spesso fisicamente isolati, seppure virtualmente connessi. Tramite il libro e le storie in esso narrate è più facile riconoscere le proprie emozioni, dare ad esse un nome e, insieme alle altre persone, trovare risposte che allenano la nostra mente a essere meno fragile. 

Alessandra Boero – direttrice Sistema bibliotecario di Monte Claro della Città Metropolitana

(Articolo apparso sul Kalaritana Avvenire del 25 maggio)


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