
La rassegna «Teatro e Marmellata» torna a Cagliari, al Tse di via Quintino Sella, dal 29 maggio al 3 luglio per la sua ottava edizione, con sei appuntamenti pensati per i più piccoli e per le loro famiglie. Un progetto culturale che, oltre allo spettacolo, si propone come spazio di incontro, gioco ed emozione condivisa.
I racconti
A raccontarcelo è Stefano Ledda, direttore artistico della rassegna: «Tutti gli spettacoli, pur molto diversi tra loro, hanno un filo conduttore: accendere la fantasia dei bambini e farli emozionare insieme, offrendo un’occasione per allenare la propria empatia». Un intento educativo, dunque, che si intreccia con la creatività e la bellezza del teatro in tutte le sue forme. Il programma è variegato: si parte con «Chi c’è? Mommotti!», una narrazione illustrata dal vivo che reinterpreta le leggende sarde con ironia e delicatezza. «Quando ero piccolo alcune di quelle figure mi facevano tremare le gambe», ricorda Ledda, «ma Teresa Porcella le ha riscritte in un modo talmente gradevole che diventano un bellissimo viaggio visivo ma soprattutto narrativo». Segue «Filastrocche’N’Roll», spettacolo concerto di Renzo Cugis e Gianfranco Liori, dove «la musica degli adulti incontra le parole dei bambini in un viaggio divertentissimo per tutti», spiega Ledda, che sottolinea come la rassegna sia pensata per un pubblico abbastanza ampio, «dai 3 ai 90 anni», dice Ledda. Non manca poi la nuova produzione, targata Teatro del Segno, che ha come titolo «Il Signore del Castello», fiaba meno nota di Ferdinand Grimm, con scenografie in cartone e burattini da tavolo: «Anche dai materiali che di solito scartiamo, la fantasia può trarre mondi», osserva Ledda, ponendo l’accento sull’importante valore del riuso creativo. Il gran finale è affidato a «Alla ricerca dei Nuragici» della compagnia Origamundi, che permette ai bambini di «ascoltare – evidenzia Ledda – da dove arriviamo e quali passi abbiamo fatto nella storia», offrendo un’alternativa viva e sensoriale alla narrazione digitale. «Proponiamo ai bambini di guardarsi intorno e scoprire che c’è un panorama enorme per potersi divertire», afferma il direttore artistico di questa rassegna pensata per i più piccoli. «Teatro e Marmellata» è dunque molto più di una rassegna: è un laboratorio d’immaginazione collettiva, dove i più piccoli possono seguire la fantasia con le storie dei personaggi e continuare a inventare le proprie, per non restare prigionieri di una fantasia preconfezionata da una società fondata sull’immagine.
Antonio Lorrai (Articolo apparso sul numero di Kalaritana Avvenire del 25 maggio)
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