Continuità aerea, Boeddu (Filt Cgil): “Abbiamo bisogno di concretezza” Le parole, ai microfoni di Radio Kalaritana, del segretario della Cgil

Un aereo in volo | Foto Canva

L’episodio sul volo Cagliari-Linate della giornata di martedì 10 giugno, i ritardi verificatesi nei giorni successivi e l’inizio del dialogo tra Regione, Governo e Unione Europea, ha riportato al centro del dibattito isolano il tema della continuità territoriale aerea.

L’intervista

Ai microfoni di Radio Kalaritana è intervenuto il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu per parlare del momento del diritto alla mobilità dei sardi.

«Prima di tutto bisogna tranquillizzare chi viaggia in aereo, però quando accadono queste bisogna anche interrogarsi rispetto a un problema più generale. Noi chiediamo – ha affermato Boeddu – alla Regione Sardegna che nel bando di gara metta un numero di anni oltre il quale gli aeromobili non possono andare, seppur certificati, perché un bando di continuità territoriale ha la necessità di essere maggiormente attenzionato. Inoltre quello che è capitato a Fiumicino, con anche tre ore di ritardo sull’ultimo volo di continuità territoriale, è qualcosa che deve far riflettere: se non si costruisce un bando di gara con tutte le norme precise, noi consentiamo a compagnie senza il know-how necessario ad aggiudicarsi la gara, senza che poi riescano a garantire a tutti i servizi. E non basta che il vettore venga sanzionato – ha ammonito il segretario della Filt sarda – ai cittadini serve il servizio».

Il problema, secondo Boeddu, ha radici anche nell’assenza di una compagnia di bandiera come accade in altri Paesi europei. «Per alcuni potrei avere una visione forse ideologica, ma ritengo che un Paese come l’Italia non abbia un player nazionale di proprietà partecipata pubblica, che sia navale o aerea, che faccia da calmiere del mercato e che dia un’idea di standard elevati a cui le altre compagnie devono guardare per operare a parità di condizioni».

Il tema del trasporto aereo e del diritto alla mobilità dei sardi rischia di essere centrale in un’estate in cui i disagi sembrano già essere presenti. «Ho fatto alcune simulazioni – racconta Boeddu – e con un preavviso di dieci giorni è impossibile viaggiare da Alghero per Roma, una rotta importantissima perché l’unica presente. Questo accade quando ancora non siamo nella parte più alta della stagione. La mobilità delle persone è completamente cambiata e non possiamo affidarci a questo tipo di bandi. Bisogna avere una interlocuzione seria con l’Unione Europea, in cui Regione e Governo vadano insieme a Bruxelles per avere un dialogo vero he faccia valere i diritti della mobilità costituzionalmente garantiti. Non saranno le tre righe inserite nella Costituzione ad assicurare il diritto alla mobilità, abbiamo bisogno – conclude Boeddu – di concretezza».


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