Sanità

Dermatite nodulare contagiosa, è allarme in Sardegna: le associazioni chiedono una task force Primo focolaio riscontrato in allevamento bovino tra Nuoro e Orani

Cresce la preoccupazione tra gli allevatori dell’isola dopo il primo caso riscontrato di dermatite nodulare contagiosa in Sardegna. L’allarme è scattato nel nuorese, in un allevamento bovino tra Nuoro e Orani, dove il sospetto focolaio aveva portato la Asl locale a disporre il blocco della movimentazione dei bovini in 52 comuni – compresi nei distretti di Nuoro, Siniscola, Sorgono e Macomer – e agli esami dell’Istituto zooprofilattico di Teramo che ha confermato però i timori delle prime ore.

La richiesta

La dermatite nodulare contagiosa, conosciuta come Lld, ovvero Lumpy Skin Disease, è una malattia virale che colpisce i bovini e i bufali trasmessa da vettori come zanzare, mosche o zecche, caratterizzata dalla comparsa di noduli sulla pelle, febbre e riduzione della produzione di latte, ma può portare anche alla morte. Non si tratta di una malattia trasmissibile all’uomo, ma la preoccupazione resta alta per gli effetti sugli animali e di conseguenza sugli allevatori e sull’economia delle aziende isolane che dopo l’emergenza della blue tongue vissuta nei mesi estivi del 2024, potrebbe dover fronteggiare un altro grave problema. Per questo le associazioni di categoria hanno chiesto alla Regione di intervenire, oltre che di mettere in campo insieme alle autorità nazionali coinvolte una task force che riesca a mettere in piedi una strategia che contrasti la diffusione del virus.

«Sono state subito messe in atto tutte le procedure previste dai protocolli nazionali ed europei per la gestione dei focolai di Lsd, comprese le indagini epidemiologiche per ricostruire la catena di contagio. La collaborazione di tutti gli allevatori – ha affermato l’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi – è cruciale in questo momento»

 


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