
Dopo più di un decennio di chiusura, ha finalmente riaperto al pubblico il Museo delle Ferrovie della Sardegna, ospitato nella storica stazione ARST di via Pompeo a Monserrato. Il taglio del nastro si è svolto alla presenza del sindaco Tomaso Locci e di diverse autorità regionali e aziendali.
Il progetto di riqualificazione ha richiesto importanti interventi finanziari: 530mila euro nel 2010 e 350mila euro nel 2019, stanziati dall’Assessorato regionale degli Enti locali e Urbanistica per la manutenzione straordinaria della struttura.
«La riapertura del Museo delle Ferrovie è molto più di un recupero edilizio – ha dichiarato l’assessore Francesco Spanedda – È un atto di riconoscimento verso una parte fondamentale della nostra storia sociale e produttiva. Abbiamo voluto restituire alla comunità un luogo di memoria e, al tempo stesso, una nuova risorsa culturale e turistica per Monserrato e per tutta la Sardegna».
Originariamente inaugurato nel 1996, il museo si presenta oggi con un percorso espositivo completamente rinnovato, pronto ad accogliere visitatori, scuole e appassionati.
L’assessora dei Trasporti Barbara Manca ha sottolineato il valore simbolico e culturale della riapertura: «È molto più di un museo: è un racconto vivo e coinvolgente della storia del nostro territorio, attraversato per decenni da linee ferroviarie che non hanno solo trasportato persone e merci, ma hanno connesso paesi, culture, esperienze e speranze».
Un legame, quello tra treni e identità isolana, che affonda le radici anche nella letteratura. L’assessora ha infatti citato David Herbert Lawrence, che nel suo celebre Mare e Sardegna descrive le suggestioni del viaggio in treno da Cagliari a Olbia come momento di profonda connessione con l’isola.
La riapertura del Museo rappresenta un nuovo punto di riferimento per la memoria storica, la didattica e il turismo culturale in Sardegna.
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