Immigrazione, la Sardegna fa il punto: la prima conferenza regionale a Olbia il 3 e 4 luglio Nel Museo archeologico istituzioni, società civile e comunità si incontrano per ripensare insieme le politiche per l’integrazione

(foto: https://www.mondodigitale.org)

Si terrà il 3 e 4 luglio al Museo Archeologico di Olbia la prima Conferenza regionale sull’Immigrazione in Sardegna. L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza, mira a costruire un momento di confronto tra istituzioni, società civile e comunità immigrate sulle politiche necessarie a garantire l’integrazione.

L’evento arriva a oltre trent’anni dall’approvazione della legge regionale 46 del 1990, oggi considerata superata rispetto alla complessità attuale del fenomeno migratorio. A raccontare il senso e la struttura dell’iniziativa, Stefania Marongiu, funzionaria dell’assessorato, ospite nei giorni scorsi a Radio Kalaritana. «La Sardegna è ormai una realtà multiculturale – ha spiegato la Marongiu -.  Occorre uno spazio ufficiale di ascolto e partecipazione, con il coinvolgimento diretto delle comunità».

Alla conferenza si arriva dopo mesi di preparazione. Un percorso che ha visto il coinvolgimento di comunità straniere, enti del terzo settore, università, istituzioni e organizzazioni sindacali. Quattro i temi cardine individuati: lavoro, sanità, scuola e giovani. Su questi si sono sviluppati i tavoli di lavoro coordinati dal Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI), le cui conclusioni saranno presentate nel pomeriggio di mercoledì 3 luglio.

Sempre nella prima giornata, alle ore 17.30, è previsto un panel dedicato al ruolo dell’informazione. Tra gli ospiti, il giornalista e inviato speciale di Avvenire Nello Scavo, la reporter Laura Silvia Battaglia (direttrice della Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano), Cornelia Toelgyes (vicedirettrice Africa Express) e la portavoce della Carta di Roma Paola Barretta, che modererà l’incontro. La serata si concluderà con lo spettacolo “Il secolo mobile” di Gabriele Del Grande.

Giovedì 4 luglio la giornata si aprirà con gli interventi istituzionali, tra cui quello della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, del sindaco di Olbia Settimo Nizzi, del presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, del vescovo di Tempio – Ampurias mons. Roberto Fornaciari, dell’assessora al Lavoro Desirè Manca, della presidente ANCI Sardegna Daniela Falconi.

A seguire, spazio agli interventi delle comunità immigrate, introdotti da un rappresentante della Consulta regionale dell’immigrazione, recentemente istituita e nominata lo scorso marzo.

Nel corso della giornata si alterneranno anche interventi tecnici e tematici, tra cui un panel su immigrazione e mercato del lavoro con la partecipazione di rappresentanti del Ministero del Lavoro, della Commissione Europea (DG Migration and Home Affairs), dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e delle principali sigle sindacali.

A chiudere i lavori sarà la presentazione del documento conclusivo, che raccoglierà proposte e indicazioni operative. Il testo, che sarà adottato come dichiarazione finale della conferenza, rappresenterà la base per future politiche regionali in materia di integrazione.

«Non si tratta solo di politiche per le persone immigrate, ma di politiche per la Sardegna di oggi e di domani – ha concluso la Marongiu -. L’obiettivo è costruire una società più inclusiva, capace di riconoscere e valorizzare la diversità».


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