Il verdetto

Sindacopoli, assolti in appello i quattro imputati: il fatto non sussiste Ribaltata la sentenza di Oristano: prosciolti gli ex amministratori e l’ingegnere Salvatore Pinna

Clamorosa svolta giudiziaria nel caso «Sindacopoli»: la Corte d’appello di Cagliari ha assolto i quattro imputati principali con la formula “il fatto non sussiste”, ribaltando così il verdetto emesso dal Tribunale di Oristano il 5 marzo 2024. L’inchiesta, avviata nel 2014, riguardava un presunto sistema illecito di assegnazione di appalti pubblici nei territori della Barbagia e del Mandrolisai, con l’accusa di pilotare incarichi di progettazione grazie a legami tra studi professionali e amministrazioni locali.

In primo grado erano arrivate quattro pesanti condanne: Salvatore Pinna, 61enne ingegnere di Desulo e titolare della Essepi Engineering, ritenuto il fulcro dell’organizzazione, era stato condannato a sette anni e mezzo. Sei anni erano stati inflitti a Rinaldo Arangino, ex sindaco di Belvì, quattro anni e otto mesi a Pietro Crobu, ex vice sindaco di Ortueri, e quattro anni e tre mesi a Pier Paolo Sau, ex primo cittadino di Tonara.

Oggi però, la seconda sezione penale della Corte d’appello di Cagliari, presieduta dal giudice Giovanni Lavena, ha ribaltato completamente il quadro accusatorio, assolvendo tutti gli imputati. Una decisione che mette fine a un decennio di indagini, udienze e accuse che hanno segnato profondamente la vita politica e professionale dei coinvolti.


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