La vertenza

Tagli UE, allarme in Sardegna: agricoltura e coesione a rischio L'assessore Satta denuncia il nuovo bilancio europeo che penalizza pesantemente le aree rurali dell’isola

Una manifestazione degli agricoltori (foto Ansa)

Il nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea rischia di infliggere un duro colpo alla Sardegna e al suo comparto agricolo. A lanciare l’allarme è l’assessore regionale all’Agricoltura Gian Franco Satta, che denuncia la portata devastante dei tagli previsti: quasi 93 miliardi di euro in meno per agricoltura e pesca, e oltre 170 miliardi sottratti alla politica di coesione rispetto alla precedente programmazione. Cifre che, secondo Satta, minano anni di investimenti e impegno per lo sviluppo delle aree rurali, mettendo a repentaglio la tenuta economica e sociale dell’isola.

Particolarmente grave appare il paradosso per cui l’Italia, storicamente beneficiaria dei fondi europei, si troverebbe ora a essere contributore netto, in un momento in cui i territori più fragili necessitano di sostegno strutturale. Il silenzio del Governo nazionale e la mancata difesa degli interessi locali, secondo l’assessore, aggravano ulteriormente la situazione.

Satta lancia un appello affinché l’esecutivo italiano e il commissario europeo Raffaele Fitto, con delega alla coesione e ai fondi agricoli, assumano piena responsabilità e si adoperino per rivedere una proposta che penalizza fortemente la Sardegna. «Tagliare ora significa interrompere processi virtuosi, contrastare le opportunità di crescita e abbandonare le comunità più deboli», conclude l’assessore.


Scopri di più da Kalaritana Media

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.