
Roberto Copparoni, Roberta Manca e Fabio Battista ospiti nei giorni scorsi a Radio Kalaritana
Cultura, ambiente e integrazione sociale: sono questi i pilastri su cui si fonda l’attività dell’Associazione Amici di Sardegna, da anni attiva nella promozione del territorio e nella valorizzazione delle tradizioni locali. Un impegno concreto che si traduce in una rete di iniziative, progetti educativi e di cittadinanza attiva, con il coinvolgimento diretto di volontari, studenti e realtà territoriali.
Tra le iniziative, stasera alle 19 la visita guidata alla Torre della Quarta Regia, nel cuore di un parco recentemente riqualificato. L’evento rientra nel progetto Spazio Gilla, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, con l’obiettivo di valorizzare l’area lagunare che abbraccia i comuni di Assemini, Capoterra, Elmas e Cagliari.
«Queste attività non sono solo strumenti di conoscenza – sottolinea Roberto Copparoni, presidente dell’Associazione e ospite a Radio Kalaritana – ma occasioni per rafforzare l’identità culturale della nostra comunità e sensibilizzare i cittadini alla tutela ambientale»
Un altro progetto è Migrantour, che promuove l’integrazione attraverso la narrazione. Giovani di diversa provenienza culturale diventano accompagnatori interculturali, guidando gratuitamente i visitatori alla scoperta del quartiere multietnico della Marina, nel centro storico di Cagliari. L’appuntamento è per domattina alle 9 in piazza Yenne.
«Ogni passeggiata è un viaggio tra le storie personali dei ragazzi e la storia della città – spiega Roberta Manca, tutor del progetto –. Un’esperienza che unisce turismo sostenibile, racconto e inclusione, coinvolgendo anche studenti internazionali dell’Università di Cagliari»
Il cuore pulsante dell’Associazione è rappresentato anche dai giovani, come Fabio Battista, impegnato nel Servizio civile: «È un’esperienza che arricchisce umanamente e culturalmente» racconta.
Amici di Sardegna collabora inoltre con le scuole secondarie, tra cui l’Istituto Pertini, per promuovere percorsi di turismo responsabile e sostenibile, in grado di coniugare educazione civica, cultura locale e attenzione all’ambiente.
Lo sguardo di questa realtà va oltre i confini regionali, grazie a collaborazioni internazionali con comunità di donne tessitrici in Perù e Brasile, sostenendo la loro autonomia e incentivando scambi culturali.
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