Sardegna, nuova giornata complessa sul fronte della lotta agli incendi Nelle ultime ventiquattro ore venti interventi, nove hanno richiesto il supporto della flotta aerea

A una settimana dal disastro di Punta Molentis e delle giornate difficili vissute tra Orosei, il Medio Campidano e il sassarese, anche la prima domenica di agosto è stata una giornata complessa sul fronte della lotta agli incendi. Con il vento che ha spirato forte e le temperature alte che hanno reso ancora più complesso l’intervento del Corpo Forestale.

Gli interventi

Almeno venti gli incendi che sono stati registrati e in cui Corpo forestale, Vigili del Fuoco, Barracelli e volontari sono stati chiamati a intervenire. Le condizioni meteorologiche avevano portato alla diramazione di un allarme incendi di alto livello nelle ore precendenti. «Le condizioni sono tali – specificava il bollettino regionale della Protezione Civile – da poter generare un incendio con intensità del fuoco e velocità di propagazione molto elevate, che, se non tempestivamente affrontato, raggiunge grandi dimensioni nonostante il concorso della forza aerea statale alla flotta aerea regionale».  Una consapevolezza che però non ha facilitato gli interventi. Sono state più parti del territorio isolano a essere colpite ancora una volta. La situazione più complessa, con le operazioni di spegnimento protrattesi fino a tarda serata, si è verificata a Oliena, dove si è reso necessario l’intervento di quattro canadair, di cui uno proveniente dalla flotta nazionale di stanza a Ciampino. Almeno cento gli ettari andati in fumo nelle campagne del comune barbaricino. L’aiuto dalla penisola è arrivato anche per contenere le fiamme partite in territorio di Serrenti e di Pabillonis, con i mezzi messi a disposizione dall’Aeronautica Militare, sostenuti anche dall’azione di un canadair con base a Olbia. L’intervento della flotta aerea regionale si è reso necessario anche a Muravera, Santa Giusta, Tuili, Narbolia, Bottida e Seui.