Musica

«Pedras et Sonus 2025»: musica, memoria e impegno civile in Marmilla A Mogoro uno degli appuntamenti più innovativi del panorama jazzistico italiano

Radici(Ph. Nicola D_Errico)

Dal 17 al 23 agosto torna a Mogoro e in altri luoghi simbolici del sud Sardegna il Pedras et Sonus Jazz Festival, diretto dalla clarinettista e compositrice Zoe Pia.

Giunto all’ottava edizione, il festival si conferma uno degli appuntamenti più innovativi del panorama jazzistico italiano, unendo ricerca artistica, spiritualità, radici e impegno civile.

Il tema

Il tema centrale di quest’anno è la Palestina, con un programma che intreccia suono, parola e consapevolezza. Ogni serata sarà introdotta dai rappresentanti di Amnesty International Sardegna, dell’Associazione Amicizia Sardegna Palestina e del movimento Voci per la Palestina, per accompagnare il pubblico in una riflessione sul conflitto in corso a Gaza.

Come spiega la direttrice artistica, «il jazz è Patrimonio Unesco perché simbolo di tolleranza: vogliamo che il festival sia un atto di consapevolezza e resistenza».

I protagonisti

Tra i protagonisti, Andrina Bollinger, Arthur Hnatek, Irene Loche, il trio Radici con Ada Montellanico, Simone Graziano e Filippo Vignato, il polistrumentista Andrea Sanna, il sassofonista Elias Lapia, il cantautore Giovanni Segreti Bruno, l’artista visivo Mebitek e Cristiano Godano, frontman dei Marlene Kuntz, tra gli ospiti più attesi con il suo nuovo progetto solista.

Spazio anche alla danza acrobatica di Carmen Perfetto, al latin jazz dell’Enrico Antonio Locci 4et, al reading musicale Filastin con Virginia Garau, e al debutto nazionale di Atlantidei, progetto originale di Zoe Pia con quattro giovani percussionisti delle più importanti orchestre italiane.

Il festival si arricchisce di esperienze collaterali: dalle Prove Aperte, soundcheck trasformati in performance partecipate, ai dopoconcerti del format Jatzilleri nei locali di Mogoro e Cagliari.

La novità 2025

Novità di quest’anno anche il concerto nella Grotta di San Giovanni a Domusnovas con il contrabbassista Paolo Damiani.

Un’edizione che invita a pensare, ascoltare e ricordare. Un rito collettivo dove la musica si fa memoria e futuro.


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