Economia

Artigianato-Turismo, il binomio nel 2024 si è rafforzato I dati di Confartigianato confermano la crescita del trend: «Ma non possiamo cullarci sugli allori»

Dettaglio sul lavoro di un vestito isolano | Foto Sardegna Turismo

È un binomio importante per l’economia e il tessuto sociale isolano quello tra turismo e artigianato. Un rapporto rafforzato dai numeri in crescita, guardando a quello che è stato il 2024, secondo quanto raccolto da Confartigianato Sardegna. E che interroga però anche sul futuro.

I dati

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna ha messo insieme i dati di Istat, UnionCamere-InfoCamere e Ministero del Lavoro degli ultimi due anni su turismo e attività artigianali ad esso connesse. Sono 5.941 le attività regionali operanti nel settore. Attività di vario tipo, da quella agroalimentare alla cura della persona, fino all’artigianato artistico e di abbigliamento, che tra giugno e settembre dell’anno scorso hanno preso in carico le richieste di oltre 12 milioni di visitatori. Con un effetto positivo anche per l’indotto e un numero di aziende coinvolte che per questo è arrivato al 17,5% delle imprese registrate alla Camera di Commercio. Per un valore aggiunto della filiera che sfiora il miliardo – 994 milioni di euro – e che rappresenta il 3,1% del PIL regionale. «Grazie al trend positivo del turismo, per queste realtà produttive cresce la domanda di beni e servizi generata dalle centinaia di migliaia di arrivi, e dai milioni di presenze – ha affermato Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna – e l’auspicio per quest’estate è che si riconfermino le buone performance delle presenze turistiche del 2024». A dare maggiori possibilità di crescita nell’ultimo anno è stata la presenza sempre più cospicua di turisti stranieri, soprattutto nel nord dell’isola, con disponibilità economica elevata. Un aspetto non secondario e che dovrà essere analizzato anche a fronte di quelli che saranno i numeri del 2025, anno in cui la crescita generale dei prezzi potrebbe aver messo più in difficoltà alcune fasce della popolazione. Senza contare lo spauracchio dei dazi all’orizzonte che potrebbe creare ulteriori problematiche al settore artigiano, non solo durante la bassa stagione. «Il turismo, come noto, rappresenta uno dei più importanti pilastri della domanda interna – aggiunge Meloni – soprattutto per la nostra regione, domanda che oggi più di ieri deve essere sostenuta e tutelata anche per contrastare le conseguenze dei dazi che indeboliranno la domanda estera». Ma oltre gli aspetti al di fuori del proprio controllo, il mondo artigiano secondo Confartigianato deve guardare necessariamente al futuro in ottica di creazione di nuove opportunità. «Al di là di tutto, non possiamo cullarci sugli allori e pensare che, anche in futuro, la parola magica “Sardegna” continui a trasformare tutto in oro – conclude Meloni – dalle vacanze ai manufatti artigianali all’agroalimentare. È adesso che diviene necessario programmare, promuovere, combattere per rendere sempre più appetibili, e fruibili, la nostra terra e i nostri imprenditori».

 


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