
Una mandria di bovini
Il Tar della Sardegna ha sospeso l’abbattimento dei bovini «sani e vaccinati» di un allevamento di Orotelli, dove erano stati rilevati casi di dermatite nodulare contagiosa. I veterinari della Asl di Nuoro erano attesi per le 14.30 di oggi per procedere all’eliminazione dell’intera mandria, ma il decreto del consigliere delegato Oscar Marongiu ha bloccato l’operazione, accogliendo le argomentazioni degli avvocati Raffaele Soddu e Gian Michele Canio.
Si tratta dell’ennesimo capitolo nella gestione di un’epidemia che, con 50 focolai ancora attivi in Sardegna, mostra segnali di rallentamento grazie alla campagna vaccinale, ma che continua a sollevare perplessità tra gli allevatori.
I primi casi nella mandria di Francesco Salis erano stati individuati il 16 luglio, con l’immediata disposizione di «abbattimento di tutti gli animali della specie bovina detenuti nello stabilimento». L’8 agosto, un nuovo avviso annunciava l’arrivo oggi dei veterinari «salvi impedimenti di servizio» per procedere all’abbattimento, che secondo il ricorso avrebbe coinvolto tutti i capi, anche «se sani e regolarmente vaccinati».
Il giudice amministrativo non è ancora entrato nel merito – l’udienza è fissata per il 3 settembre – ma ha rilevato «il presupposto dell’estrema gravità e urgenza» per adottare il provvedimento cautelare. Motivo: «L’esecuzione dell’abbattimento dei capi bovini nelle prossime ore avrebbe carattere irreversibile, incidendo irrimediabilmente sulla vita degli animali che trova oggi espressa tutela costituzionale nel novellato articolo 9 della Costituzione e che, tra l’altro, è elevato ad autonomo bene giuridico protetto e toglierebbe ogni utilità alla pronuncia collegiale».
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