Le indagini

Maxi sequestri per abusi edilizi e ambientali lungo la Gallura Controlli del Corpo Forestale e Procura di Tempio: sigilli a ville, chioschi e complessi turistici

Un tratto della Costa Smeralda (foto Ansa)

Intensificati i controlli del Corpo Forestale in Gallura e lungo la costa nord-orientale della Sardegna, sotto il coordinamento della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Tempio Pausania. Le verifiche, disposte dal procuratore Gregorio Capasso, hanno portato a una serie di sequestri preventivi per violazioni urbanistiche e ambientali.

A Porto Rotondo, in un cantiere edilizio, sono stati scoperti circa 1.500 metri cubi di volumetrie abusive nella costruzione di una villa di lusso a meno di 300 metri dal mare: ampliamenti non autorizzati, locali tecnici trasformati in residenziali e piscine irregolari. A Olbia, in località Paule Lada, un capannone agricolo e una tettoia di 130 mq, destinati a fienile, erano stati convertiti in locali commerciali per deposito e vendita di materiale edile.

Sempre a Porto Rotondo, a Punta Volpe, è stato contestato un incremento volumetrico in una villa turistica, con seminterrato trasformato abusivamente in abitazione.

Ad Arzachena, sigilli a un chiosco sulla spiaggia di Liscia Ruja, dove strutture permanenti occupavano il demanio senza permessi.

Infine, a Golfo Aranci, il Tribunale del Riesame ha confermato il sequestro parziale di un complesso turistico-alberghiero a Cala Sassari-Spiaggia Bianca: tre corpi di fabbrica con piscine, un’area disboscata e una pista sterrata realizzata come collegamento privato alla spiaggia di Cala Ambra.


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