L'allerta

Ottavo caso di Febbre del Nilo confermato nell’Oristanese Un 46enne è stato ricoverato all'ospedale San Martino e le sue condizioni sono buone, ma la Asl intanto ribadisce che la prevenzione è l'unica arma contro il virus

La zanzara vettore del virus (foto Ansa)

Un emigrato di 46 anni, rientrato in Sardegna per partecipare a una manifestazione sportiva, è risultato positivo al virus della West Nile. L’uomo, originario del Campidano oristanese, è ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Martino di Oristano. Le sue condizioni sono giudicate buone dai medici.

Si tratta dell’ottavo caso umano di Febbre del Nilo diagnosticato nel 2025 nella provincia di Oristano. I precedenti sette contagi avevano riguardato persone più anziane: tre ultrasettantenni, tre ultrasessantacinquenni e un ultranovantenne. Attualmente cinque pazienti restano ricoverati in diversi ospedali della provincia, mentre due sono stati dimessi e hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni.

Il virus West Nile viene trasmesso dalle punture di zanzare infette e, sebbene nella maggior parte dei casi provochi sintomi lievi o addirittura nessun disturbo, può evolvere in forme neurologiche più gravi, soprattutto nei soggetti anziani o fragili.

La Asl ricorda che non esiste un vaccino specifico né una terapia mirata contro l’infezione: le cure sono solo di supporto. La prevenzione resta quindi l’arma più efficace. Le autorità sanitarie invitano i cittadini a proteggersi dalle punture con repellenti e indumenti adeguati, e a contribuire alla riduzione della presenza di zanzare eliminando i ristagni d’acqua in giardini, cortili e balconi, habitat ideale per la proliferazione delle larve.


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