
Un sessantaquattrenne residente nel Campidano di Oristano è risultato positivo al virus della West Nile.
L’uomo, ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Martino di Oristano, al momento si trova in buone condizioni di salute e non sarebbe in pericolo di vita.
La diagnosi rappresenta il nono caso accertato di Febbre del Nilo nella provincia dall’inizio del 2025, confermando l’allerta sanitaria sul territorio.
Dopo l’accertamento, il Dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria ha fatto scattare immediatamente le misure previste dal protocollo: è stata avviata un’indagine epidemiologica per ricostruire i possibili contatti e circoscritta l’area intorno all’abitazione del paziente, con un intervento di disinfestazione mirata nel raggio di 200 metri per ridurre la presenza delle zanzare portatrici del virus.
Nelle scorse settimane erano stati individuati altri otto casi: tre ultrasettantenni, tre ultrasessantacinquenni, un ultraquarantenne e un ultranovantenne.
Sei di loro si trovano ancora ricoverati in diversi ospedali della provincia, mentre due pazienti, dimessi dopo i trattamenti, sono già rientrati nelle loro abitazioni.
Il virus West Nile, trasmesso principalmente attraverso le punture di zanzare infette, continua dunque a far registrare nuovi casi in Sardegna, con particolare concentrazione nell’Oristanese.
Le autorità sanitarie invitano la popolazione a non sottovalutare i rischi e a rispettare le misure di prevenzione: l’uso di repellenti, l’eliminazione dei ristagni d’acqua vicino alle abitazioni e l’adozione di zanzariere sono considerati strumenti fondamentali per ridurre la diffusione del contagio.
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