
Un frame del film «Cofiteor»
Il Premio Carlo Lizzani per il miglior film italiano alla 82ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è stato assegnato a Confiteor – come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione di Bonifacio Angius.
La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza del sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni.
Ideato e organizzato dall’Associazione Nazionale Autori Cinematografici (Anac), il premio è stato conferito dagli stessi vincitori del titolo di esercenti italiani più coraggiosi del 2025: Marco Fortunato e l’equipe del Cinemazero di Pordenone e Lidia Lovaglio con i suoi collaboratori.
La motivazione sottolinea la forza di un film che «non è una semplice confessione, ma una ricerca di identità e origini, un’ammissione di fragilità e dubbio in cui è impossibile non riconoscersi». Alternando «comicità grottesca e momenti di violenza», Angius «si mette a nudo con sincerità e coraggio», confermandosi «tra gli autori più vitali del panorama italiano».
Presentato a Venezia nella XXII edizione delle Giornate degli Autori, Confiteor vede lo stesso Angius recitare accanto al figlio Antonio. Nel cast figurano anche Simonetta Columbu, Edoardo Pesce, Geppi Cucciari e Giuliana De Sio.
L’anteprima nazionale del film è in programma lunedì 22 settembre alle 20 alla Cineteca di Bologna – Cinema Modernissimo, con la presenza del regista.
«Questo è e sarà il film più importante della mia vita», ha dichiarato Bonifacio Angius, che descrive la sua opera come una riflessione sull’infanzia, sul tempo che passa e sulla necessità di tradurre il bene pensato in azione concreta.
Scopri di più da Kalaritana Media
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.