Musica

Torna «Signal Reload», tra elettronica, improvvisazione e arti visive Dal 12 al 21 settembre al Ghetto è in programma la XIX edizione del festival

La XIX edizione di Signal Reload accenderà Cagliari dal 12 al 21 settembre negli spazi del Ghetto, con sei serate di musica elettronica e contemporanea, improvvisazione, arti visive e performance. Un cartellone che intreccia linguaggi e sperimentazioni, confermando il festival come uno dei principali laboratori creativi della scena sarda.

La giornata inaugurale, venerdì 12 settembre, proporrà dalle 20 quattro performance: dal live coding di RAEL (Marco Ruju), dedicato al popolo palestinese, all’azione materica e poetica di Maria Jole Serreli, fino al concerto di Pier Piras, bassista mediterraneo capace di trasformare lo strumento in voce narrativa totale.

In chiusura (23-24) la Snake Platform di Daniele Ledda, orchestra di improvvisazione istantanea che unisce le tecniche di John Zorn e il soundpainting.

Il festival proseguirà sabato 13 con una serata «ipnotica e visionaria»: tra gli ospiti Gaia Ginevra Giorgi, il duo Barbara Togander & Clara Lai, il progetto Control Zeta con i visual di Simone Mura e il live elettronico di Daniele Sciolla.

Domenica 14 settembre il programma prenderà il via già dal pomeriggio, con il trio Trilogy in anteprima del festival Interzone, passando per le sperimentazioni audiovisive di TVS – Teresa Virginia Salis e i live di 03SIDIAN, Memory of Sho, King Shepherd and The Lost Sheep, fino alla chiusura estrema di Uncodified (Corrado Altieri).

Dopo la pausa, venerdì 19 settembre la rassegna tornerà con un percorso tra risonanze e sperimentazioni, che vedrà protagonisti Gaia Aloisi & Davide Collu, Stefano Guzzetti con il progetto audiovisivo ONDA, il collettivo Elettroflebo e la residenza di Sara Persico & Gabriele Mitelli.

La penultima serata, sabato 20 settembre, si aprirà nel segno del minimalismo e della parola, con Federica Deiana, Cinzia Curridori e la produzione originale La storia siamo noi con Flavio Soriga e Gianluca Pischedda (Time in Jazz). Chiusura con l’“archeologia sonora” di Giovanni Lami.

Gran finale domenica 21 settembre, dalle 17.30, con un percorso che intreccia memoria e futuro: dall’Omaggio a Franco Oppo con le Variazioni su temi popolari per launeddas e live electronics (1992), a Marco Meloni, Paesaggio (Walter Forestiere), Clavius di Daniele Ledda, Romeo Scaccia e la chiusura con Økapi & Aldo Kapi Orchestra con Pardonne-moi, Olivier!, omaggio ad Olivier Messiaen.

Quest’anno Signal Reload ospita anche due anteprime del festival Interzone (novembre 2025): il trio Trilogy (14 settembre) e l’omaggio a Franco Oppo (21 settembre).


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