
Un momento di una manifestazione a Santa Teresa di Gallura | Foto Facebook Lungoni per la Palestina
La denuncia della presenza di soldati israeliani in Sardegna, a Santa Teresa di Gallura, per un periodo di “pausa” dopo aver partecipato attivamente all’offensiva su Gaza arriva anche in Parlamento. Dopo la denuncia degli attivisti, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, hanno annunciato la volontà di presentare un’interrogazione parlamentare sul tema.
Proteste e interrogazione
A sollevare il caso erano stati gli attivisti del gruppo Lungoni per la Palestina, che nei giorni scorsi avevano denunciato la presenza dei militari nel resort e nella cittadina gallurese, sotto l’osservazione vigile della Digos, coinvolta, secondo quanto riportato dall’Ansa, perché le persone presenti sarebbero ritenute obiettivi sensibili, non strettamente in quanto militari.
«Non abbiamo ricevuto prenotazioni da parte di gruppi militari e non riconosciamo quanto riportato dalla stampa. Non ci è possibile fornire dettagli su persone o gruppi specifici per motivi legati alla tutela della privacy e della riservatezza dei nostri ospiti», così in un comunicato si è espressa la direzione del resort Mangia’s di Santa Teresa di Gallura. Le proteste pacifiche portate avanti dagli attivisti non si sono però fermate, così come il dibattito politico. Oltre all’interrogazione annunciata dalla deputata del M5S Alessandra Maiorino, anche la deputata sarda di Alleanza Verdi Sinistra Francesca Ghirra, ha depositato una interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno e della Difesa: «Da giorni rimbalzano sui media notizie sulla presenza di militari israeliani giunti in Italia, in Sardegna e nelle Marche – ha affermato Ghirra – per un periodo di cosiddetta ‘decompressione’ dopo le attività militari svolte nel conflitto contro la Palestina. Ho presentato un’interrogazione ai Ministri della Difesa e dell’Interno perché chiariscano quanto sta accadendo. Nessuno conferma – ha continuato la parlamentare – che si tratti di soldati dell’Idf ma il presidio delle forze dell’ordine davanti alla prestigiosa struttura alberghiera fa pensare che le preoccupazioni di Lungoni per la Palestina siano fondate: se quanto riportato dalla stampa fosse confermato, le responsabilità italiane sarebbero gravissime».
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