
La presidente della Regione Alessandra Todde | Foto Facebook / Alessandra Todde
È ancora acceso il dibattito politico sulla presenza di militari israeliani in Sardegna in pausa dal proprio servizio militare dopo aver partecipato all’invasione della Striscia di Gaza. Nella mattinata di oggi, mercoledì 10 settembre, a prendere posizione in una nota è stata anche la presidente della Regione Alessandra Todde.
Il comunicato
«Sottolineo che la Regione non è stata informata di alcun accordo, né ha ricevuto comunicazioni ufficiali», ha affermato Todde, che ha poi chiesto risposte al Governo. «Mi sono attivata immediatamente interpellando i vertici dell’aeroporto di Olbia e chiedendo chiarimenti al Governo, che deve spiegare se e quali accordi siano stati presi per consentire la presenza di questi cittadini sul nostro territorio. Il che – precisa Todde – non vuol dire essere contro l’intero popolo israeliano o peggio essere tacciati di antisemitismo. Questo non appartiene né a me, né alla nostra regione. Allo stesso tempo, ribadisco la nostra posizione, che è molto chiara: di fronte al tentativo di cancellare il popolo palestinese da parte del governo Netanyahu, non possiamo girarci dall’altra parte».
Sul tema, nelle scorse ore, è intervenuta anche la sindaca di Santa Teresa di Gallura Nadia Matta. «Mi è stato riferito che le manifestazioni erano state organizzate per contestare la presenza di alcuni ospiti civili israeliani, ritenuti dai manifestanti militari inviati in Sardegna per una “vacanza relax”. Tuttavia, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, non è emerso alcun elemento che faccia pensare alla presenza di militari né a situazioni irregolari. Troviamo inaccettabile che, senza prove concrete, siano stati rivolti insulti gravi a persone che, fino a prova contraria, sono a tutti gli effetti ospiti civili e regolari di una struttura privata, nel pieno rispetto delle leggi italiane. Ricordiamo, infatti, che in Italia non esiste alcuna legge che vieti la libera circolazione o il soggiorno di cittadini israeliani, così come di altri cittadini stranieri regolarmente in possesso dei requisiti previsti dalla normativa nazionale ed europea», ha chiarito la prima cittadina del paese gallurese che ha però sottolineato anche le iniziative portate avanti con Anci sulla condanna della crisi umanitaria a Gaza. Un comunicato che non ha però soddisfatto l’associazione Lungoni per la Palestina, che negli scorsi giorni aveva portato avanti manifestazioni davanti al resort Mangia’s, dove secondo fonti giornalistiche e degli stessi attivisti, si troverebbero i militari israeliani.
Scopri di più da Kalaritana Media
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.