Sanità

Sanità tra disagio e speranza: la riflessione dell’Arcivescovo Baturi Al Seminario arcivescovile di Cagliari il convegno promosso dalla Pastorale della Salute.

Si è svolto nel pomeriggio di oggi, venerdì 12 settembre, nell’Aula magna del Seminario arcivescovile di Cagliari, il convegno promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute sul tema “La sanità tra disagio e speranza”. Un incontro che ha visto la partecipazione di medici, operatori sanitari, docenti e rappresentanti della comunità ecclesiale, con l’obiettivo di riflettere sul valore della vita e sulla cura delle persone nei momenti di fragilità.

Dopo i saluti introduttivi di don Marcello Contu, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, sono intervenuti Barbara Usai (medico AOU Cagliari), Stefano Marroccu (medico ASL Nuoro) e suor Rita Lai (docente PFTS). I lavori sono stati moderati dal giornalista Andrea Pala.

Le conclusioni sono state affidate a monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, che ha invitato a guardare alla vita non come possesso, ma come dono da custodire: «La vita non ci appartiene: ci è stata data e, per compiersi, dobbiamo anche saperla consegnare».

Ragionando sulle sfide della sanità e sul dibattito pubblico riguardo al fine vita, Baturi ha sottolineato l’urgenza di una comunità cristiana capace di prossimità: «La gente non chiede di morire, chiede di essere aiutata a vivere, con amore e con speranza». E ha ricordato che nella definizione di salute entra anche la dimensione spirituale: «Nel concetto di benessere ci sta la speranza, l’amore, la fede. Per questo è legittima l’assistenza religiosa come fattore di integrazione della cura».

L’arcivescovo ha infine richiamato il valore della cura quotidiana, vissuta con attenzione e delicatezza, perché «il modo in cui ci rapportiamo alla fragilità degli altri rivela la speranza con cui trattiamo la nostra fragilità».


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