
Il sito archeologico di Uthina (Foto Unica)
Una storia lunga trent’anni di scavi, studi e collaborazioni internazionali. È quella dell’Università degli Studi di Cagliari, protagonista insieme all’Institut National du Patrimoine di Tunisi delle ricerche nel sito archeologico di Uthina, a nord della capitale tunisina.
Un percorso che sarà raccontato, domani, giovedì 18 settembre, alle19.30, alla Casa della cultura di Monserrato, durante la conferenza dal titolo «11.000 giorni in Tunisia. Un lungo percorso fra acqua, terra e storia».
«L’appuntamento – spiegano dall’Ateneo – rientra nel programma dei pre-eventi di Sharper 2025 – La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, in calendario il 26 settembre».
La collaborazione tra Italia e Tunisia nasce dal protocollo di cooperazione firmato nel 1994: da allora hanno preso parte alle missioni circa mille studenti e un centinaio di ricercatori.
Alla conferenza interverranno Antonio Maria Corda (Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali, UniCa), Giovanni Sistu (Dipartimento di Scienze politiche e sociali, UniCa), Attilio Mastino (già rettore dell’Università di Sassari), Anna Depalmas (presidente della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine), Sergio Ribichini (già dirigente di ricerca del CNR, socio SAIC), oltre ai membri della missione archeologica italiana a Uthina Gianluca Loi e Paola Pinna.
Un’occasione per ripercorrere oltre tre decenni di ricerca scientifica e cooperazione culturale tra Sardegna e Tunisia, che hanno contribuito a riportare alla luce e valorizzare l’antica città romana di Uthina.
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