
La Sardegna riscopre il suo patrimonio medievale con la nuova edizione delle Giornate del Romanico, in programma dal 4 al 26 ottobre. Saranno 75 le chiese aperte in 70 comuni dell’Isola, con un calendario di eventi che unisce cultura, musica e tradizione: concerti a lume di candela, convegni, laboratori artigiani, itinerari gastronomici e visite guidate.
La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico e si inserisce nel circuito nazionale di Italia Romanica.
Quest’anno, sotto il coordinamento della Fondazione, anche in Lombardia e Piemonte numerose chiese apriranno al pubblico. Contestualmente è stata illustrata una proposta di legge approdata in Consiglio regionale per la tutela del patrimonio monumentale romanico.
«Anche questa edizione – ha sottolineato nel presentare l’iniziativa il Presidente Antonello Figus – si presenta molto partecipata. Grazie alla collaborazione delle diocesi, delle parrocchie e delle comunità ospitanti, i visitatori potranno scoprire non solo i monumenti di fede ma anche tanti aspetti del territorio, dall’archeologia alla storia, dalle tradizioni all’agroalimentare».
Il programma è pensato come una vera e propria festa diffusa.
A Ittiri un laboratorio di erbe officinali riporterà in vita antichi saperi, a Usini si camminerà tra gli ulivi, a Gesico spazio ai percorsi gastronomici e a Zeddiani alla pittura.
Manualità protagonista a Cossoine, con tessitura e intreccio di cestini, mentre a Bultei si ricorderanno le antiche terme romane.
A Sardara sarà possibile visitare l’area archeologica e il museo di Sant’Anastasia, a Silanus verranno celebrati poesia cantata e arte della tessitura.
Non mancano i richiami alla storia e al territorio: il GeoMuseo del Monte Arci a Masullas, la rievocazione di un campo medievale a Guasila, l’itinerario che unisce la chiesa di San Giovanni al sito archeologico di Tharros. Degustazioni e saperi popolari animeranno Solarussa (Vernaccia), Ottana, Orotelli e Aritzo, con musei cittadini, maschere tradizionali e l’arte dolciaria del torrone.
Ad arricchire l’esperienza, anche l’iniziativa «Le Locande del Romanico», con cinque strutture che offriranno un’accoglienza diffusa nei diversi territori.
Il programma completo è consultabile su www.fondazioneromanicosardegna.it
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