L'iniziativa

Sprechi alimentari in Sardegna, il Banco Alimentare lancia un appello Il direttore Tamponi: «Le nostre porte sono aperte, servono volontari e risorse per combattere la povertà».

Operatori in azione (foto sito Banco alimentare)

Oggi, 29 settembre, ricorre la Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi alimentari, occasione per riflettere su un problema globale e locale. Alberto Tamponi, direttore del Banco Alimentare della Sardegna, sottolinea, ai microfoni di Radio Kalaritana, l’urgenza della questione: «È un tema molto importante perché partendo dai dati Istat emerge che nel 2024 e probabilmente nel 2025 circa il 23% della popolazione sarà a rischio povertà. La povertà assoluta in Sardegna riguarda circa 160-170 mila persone, mentre a livello nazionale sono sei milioni».

Il Banco Alimentare lavora per ridurre lo spreco e alleviare la povertà, recuperando nel 2024 circa 2.100 tonnellate di alimenti, per un valore economico di sei milioni di euro, che hanno permesso di distribuire quattro milioni di pasti attraverso 130 strutture regionali. Tamponi spiega l’importanza di sensibilizzare soprattutto i giovani: «Quest’anno l’Ufficio scolastico regionale ha inviato a tutti i dirigenti scolastici un progetto chiamato Banco Scuola, per insegnare la lotta allo spreco e alla povertà e il valore del volontariato».

Il direttore lancia un invito alla comunità: «Vorrei fare un appello alle istituzioni, ai politici, alle aziende, agli imprenditori, alle scuole, ai giovani: le nostre porte sono aperte. Abbiamo bisogno di una mano da parte di tutti, perché la povertà e lo spreco sono in aumento e il nostro lavoro può crescere solo con aiuti e risorse».


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