
Una zanzara
La West Nile continua a essere una preoccupazione sanitaria in Sardegna. Il dottor Ferdinando Coghe, direttore del laboratorio analisi dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, spiega chiaramente di cosa si tratta: «Si tratta di una malattia indotta da un virus ad RNA, il virus di West Nile, trasmesso da zanzare del genere Culex che prelevano il virus dagli uccelli selvatici, veri serbatoi naturali». L’uomo e altri mammiferi, come il cavallo, sono ospiti finali e non possono trasmettere la malattia.
Coghe sottolinea, ai microfoni di Radio Kalaritana, l’importanza della prevenzione. «La prevenzione viene fatta con piani di disinfestazione ogni primavera nelle aree a rischio, e con comportamenti individuali: coprirsi, usare repellenti, eliminare pozze d’acqua anche in casa per evitare la proliferazione delle larve». Il virus, aggiunge il direttore, può trasmettersi anche durante l’inverno, quindi è necessario un approccio continuo.
Il cambiamento climatico influisce sulla diffusione: «Gli innalzamenti delle temperature favoriscono la presenza del virus non solo in Sardegna ma anche in altre regioni italiane ed europee», afferma Coghe. Per affrontare il fenomeno, spiega, serve una logica integrata che consideri le zanzare, le specie ospiti e la gestione delle aree umide. «Solo con una prevenzione ambientale e individuale efficace possiamo ridurre il rischio di infezione e tutelare la salute pubblica», conclude.
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