CITTADINANZA ATTIVA

A Quartu Sant’Elena al via l’anno scolastico dei Nonni vigile Cresce l’adesione al progetto promosso dal Comune: quest’anno saranno 47, impegnati nella vigilanza all’ingresso e all’uscita degli studenti davanti ai plessi scolastici. «Un gesto di solidarietà concreta»

(foto Ufficio stampa Comune Quartu Sant’Elena)

Sono tornati in servizio questa mattina, puntuali come ogni anno, i Nonni vigile, volontari impegnati nella vigilanza all’ingresso e all’uscita degli studenti davanti ai plessi scolastici. Con 47 adesioni, il progetto registra ancora una volta un incremento rispetto all’anno precedente, segno di un impegno civico sempre più diffuso tra i quartesi.

Avviato ormai da diversi anni, il programma coinvolge cittadini in pensione che decidono di dedicare parte del proprio tempo libero alla comunità, offrendo un prezioso supporto in termini di sicurezza e presenza educativa davanti alle scuole primarie e secondarie di primo grado.

I volontari sono stati assegnati ai diversi plessi scolastici in seguito a un’attenta analisi del territorio, effettuata con il contributo del Settore Polizia Locale, Viabilità e Traffico. Particolare attenzione è stata riservata alle sedi ritenute più critiche, sulla base delle indicazioni del Comando di Polizia Locale.

La copertura sarà garantita su tutto il territorio comunale, dal centro al litorale, grazie a un’organizzazione capillare che assicura la presenza dei Nonni Vigile nei punti più sensibili della città.

«L’adesione costante e la crescita continua dei cittadini disposti a mettere a disposizione il proprio tempo libero, a tutto vantaggio delle fasce più giovani della popolazione, non possono che renderci felici – dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche Generazionali Marco Camboni –. D’altronde era proprio ciò che auspicavamo quando abbiamo avviato questo progetto: favorire prossimità, incoraggiare forme di mutuo sostegno. L’aiuto reciproco è espressione di un forte legame comunitario, in un concreto flusso di solidarietà».

Il Comune sottolinea come l’iniziativa, oltre a garantire la sicurezza degli studenti, promuova anche un dialogo intergenerazionale e rafforzi il senso di appartenenza alla comunità.


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