
fonte https://www.acistampa.com/
Anche quest’anno la diocesi di Cagliari si unisce alla Chiesa universale per celebrare Ottobre Missionario, un mese dedicato alla preghiera, alla riflessione e all’azione in chiave missionaria. Il tema scelto da Papa Francesco per questo 2025, in pieno Anno Giubilare, è “Missionari di speranza tra le genti”, un invito a portare luce nei luoghi segnati da sofferenze, conflitti e solitudine. A presentare il significato della ricorrenza e a illustrare il calendario delle iniziative è stato Padre Gian Paolo Uras, direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Kalaritana.
«Ottobre Missionario è un’occasione per riflettere e rinnovare il nostro impegno – spiega Padre Uras –. La speranza, che nasce dalla resurrezione di Gesù, è il messaggio che vogliamo portare a un mondo segnato da povertà, guerre e solitudine. Essere missionari oggi significa essere messaggeri di questa speranza, soprattutto per chi vive nelle periferie esistenziali e geografiche».
Tra gli eventi principali, si segnala l’incontro in programma domani 9 ottobre alle 19, nella Sala Benedetto XVI di Cagliari, dove il professor Marco Massoni, docente dell’Università LUISS di Roma, offrirà una riflessione sul ruolo della missione alla luce degli attuali equilibri geopolitici. «Parleremo di neocolonialismo – anticipa Padre Uras – una forma di dominio che non si manifesta più con bandiere o eserciti, ma attraverso economia, debito internazionale, finanza e tecnologia. Comprendere queste dinamiche è fondamentale per una missione consapevole e autentica».
Un altro momento di rilievo sarà la Veglia Missionaria Diocesana, in programma venerdì 17 ottobre alle ore 20 nella parrocchia del Santissimo Redentore di Monserrato, presieduta da Monsignor Giuseppe Baturi. «Durante la veglia – racconta Padre Uras – conferiremo il mandato missionario a sacerdoti e seminaristi provenienti da Madagascar, Nigeria e altre realtà. Questi sacerdoti si inseriscono nel nostro territorio non solo come pastori, ma come simbolo di una cooperazione tra chiese sorelle, secondo una delle scelte fondamentali del Concilio Vaticano II».
L’impegno missionario della Diocesi si concretizza anche verso i cinque seminaristi diocesani che riceveranno il mandato missionario durante la Veglia e partiranno per esperienze pastorali in Africa e America Latina. «Si tratta di un’esperienza formativa che li mette a confronto con culture diverse e realtà pastorali impegnative, per maturare come evangelizzatori consapevoli», aggiunge Padre Uras.
Nel dettaglio, Michele Fanunza e Alberto Caocci saranno destinati alla Tanzania, mentre Giacomo Pisano raggiungerà il Madagascar, dove prenderà parte a una pastorale itinerante che coinvolge una ventina di villaggi.
Un ruolo fondamentale è svolto anche dagli animatori missionari parrocchiali, laici impegnati a promuovere iniziative di preghiera e sensibilizzazione all’interno delle comunità: dal rosario missionario settimanale alla Veglia dei martiri missionari, questi appuntamenti mantengono viva l’attenzione sul senso più profondo della missione.
A conclusione del suo intervento, Padre Uras ha voluto rivolgere un pensiero ai missionari della diocesi attualmente impegnati nei diversi angoli del mondo: Monsignor Giuseppe Spiga in Brasile, Don Carlo Rotondo e Giada Melis in Tanzania, Don Franco Crabu in Kenya. «Sono veri portatori di speranza, testimoni preziosi di un impegno che unisce Chiese e popoli».
Scopri di più da Kalaritana Media
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.