
Ottobre 1985. In tre giorni intensi Giovanni Paolo II attraversò l’isola come un pellegrino tra i pellegrini: da Cagliari a Sassari, da Oristano a Nuoro, fino a Iglesias, dove volle incontrare gli operai delle miniere di Monteponi.
Non fu solo una visita pastorale, ma un vero itinerario di comunione. In quell’ottobre di quarant’anni fa, la Chiesa sarda riconobbe in sé stessa un popolo visitato, ascoltato, abbracciato. Quattro pontefici, in poco più di quarant’anni, hanno voluto calcare questa terra. Paolo VI nel 1970, Giovanni Paolo II nel 1985, Benedetto XVI nel 2008 e Francesco nel 2013. Un’attenzione costante che fa della Sardegna una regione guardata con affetto, compresa nella sua storia e nelle sue ferite. Tutti e quattro hanno scelto Bonaria come tappa indiscussa del loro pellegrinaggio. Lì, davanti alla Madonna che è Patrona Massima dell’Isola, si intrecciano le preghiere dei pontefici e quelle del popolo sardo. Ma quella di Giovanni Paolo II resta, e resterà, la più straordinaria. Fu pellegrino non solo nei santuari e nelle cattedrali ma anche negli ambienti di lavoro, negli ospedali, nelle carceri, nei luoghi della Cultura.
Il prosieguo dell’articolo a cura di Don Giulio Madeddu lo potrete trovare in edicola domani, domenica 19 ottobre, su Kalaritana Avvenire, all’interno delle pagine del quotidiano Avvenire.
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