Sanità

A Isili la protesta per il Pronto soccorso chiuso nei fine settimana Il sindaco Pilia : «Non possiamo attendere oltre: il territorio è senza un servizio essenziale»

«Non possiamo più aspettare». È il messaggio lanciato dai sindaci del Sarcidano che chiedono la riapertura a tempo pieno del pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Calasanzio di Isili, chiuso nei fine settimana ormai da settimane.

«Il presidio ospedaliero – ha spiegato ai microfoni di Radio Kalaritana, Luca Pilia sindaco di Isili – è praticamente fermo. Il pronto soccorso, in particolare, è ormai chiuso durante i weekend, e questo significa negare un servizio fondamentale a un territorio già fortemente disagiato e isolato».

Lettera alla Regione senza risposta

I primi cittadini del territorio hanno scritto all’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, circa dieci giorni fa, ma finora non hanno ricevuto alcuna risposta.
«Il nostro gesto – ha aggiunto Pilia – serviva ad attirare l’attenzione su una situazione che non può diventare cronica. Tutti i sindaci del territorio sono uniti e abbiamo il pieno sostegno dei cittadini, che chiedono con forza la riapertura del pronto soccorso h24».

«Serve una programmazione seria per gli ospedali di periferia»

Le amministrazioni locali non negano la difficoltà legata alla carenza di personale medico, ma chiedono alla Regione un piano chiaro per gli ospedali di periferia.
«Vogliamo capire – ha proseguito il sindaco – quale sarà il futuro del Calasanzio. Serve una programmazione seria: se si chiudono i presidi locali, tutti i pazienti finiranno negli ospedali del capoluogo, già in forte sofferenza. È un problema che riguarda non solo Isili, ma l’intero sistema sanitario regionale».

«Alcuni reparti funzionano, ma manca la volontà sul pronto soccorso»

Nonostante la riapertura di alcuni reparti e l’attivazione di nuovi servizi sanitari, resta il nodo del pronto soccorso.
«Dove c’è volontà – ha sottolineato ancora il primo cittadino – i risultati si vedono. In questo caso, oltre alla carenza di personale, sembra mancare anche la volontà politica e amministrativa di trovare una soluzione. Non ci fermeremo finché non arriveranno risposte chiare dall’ASL e dalla Regione».

Verso nuove iniziative di protesta

Se non arriveranno risposte a breve, i sindaci del Sarcidano sono pronti a nuove mobilitazioni.
«Continueremo a far sentire la nostra voce – ha concluso Pilia – perché il diritto alla salute deve valere per tutti, anche per chi vive nei territori interni».


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