Sanità

Mobilitazione e carenza di personale nella sanità, tra limiti politici e medici stranieri Voci della Barbagia e del Mandrolisai, tra criticità strutturali e segnali di svolta

Non si arresta la mobilitazione nelle zone interne interessate dal depotenziamento delle strutture sanitarie. Così dal 2021 è nato il Comitato « Sos Sanità Barbagia Mandrolisai», che si batte per la difesa dell’ospedale San Camillo di Sorgono.

«Dal 2021 – ha affermato ai microfoni di Radio Kalaritana, Bachis Cadau, uno dei componenti il Comitato – abbiamo acceso un riflettore sulla sanità territoriale, non solo sul presidio ospedaliero ma anche sui distretti, denunciando la grave carenza di risorse umane». Secondo il Comitato i principali limiti sono di natura politica: le ingerenze dei partiti nella sanità pubblica frenano l’efficienza e la continuità delle riforme, con frequenti interruzioni dovute ai cambi di governance.

«Ogni riforma – ha affermato Bachis – rischia di essere inibita dai nuovi vertici, anche quando c’è buona volontà. In due anni, le opportunità di miglioramento possono andare perdute». Nonostante ciò, il Comitato continua a far sentire la propria voce, sottolineando che una sanità efficiente lontano dalle grandi città è un diritto costituzionale, sancito anche da decreti ministeriali.

Un segnale positivo potrebbe arrivare dalle aperture ai medici stranieri. Dopo anni di blocchi e contrasti, l’assessore Bartorazzi ha paventato il reclutamento di medici cubani e di specializzandi, superando il sistema dei medici «a gettone» giudicato poco efficace. «Questa scelta – ha sottolineato Cadau – è fondamentale, perché attualmente la carenza di personale medico non ha altre soluzioni praticabili».

L’iniziativa del personale straniero, secondo il Comitato, punta a rafforzare oncologia, medicina generale e specialistica, offrendo una risposta concreta alla scarsità di professionisti.


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