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Dieci titoli, un intreccio di linguaggi e un unico filo conduttore: la curiosità. È la cifra della nuova Stagione di prosa e circo contemporaneo del Cedac, che, fino ad aprile, animerà il Teatro Massimo di Cagliari con i protagonisti del teatro italiano e con alcune incursioni nel mondo della musica e dell’acrobazia. «In realtà – spiega la direttrice artistica Valeria Ciabattoni – la mia indole è quella di non avere mai dei fili conduttori. Preferisco costruire un cartellone in cui ogni spettatore possa trovare la propria dimensione, ma anche la curiosità di scoprire altro, di conoscere linguaggi e storie diverse».
Una pluralità di sguardi che attraversa la grande drammaturgia classica e quella contemporanea, i testi rielaborati e le opere che parlano dell’attualità attraverso vicende quotidiane. Così, accanto a interpreti come Franco Branciaroli, Umberto Orsini, Alessio Boni e Caterina Murino, il Cedac propone anche esperienze teatrali capaci di far dialogare generazioni e pubblici differenti. La novità di quest’anno è l’inserimento del circo contemporaneo all’interno del cartellone principa-le. «Il Cedac – ricorda Ciabattoni – è riconosciuto dal Ministero come circuito multidisciplinare, e il nostro obiettivo è mettere in evidenza tutte le potenzialità delle quattro discipline dello spettacolo dal vivo: prosa, danza, musica e circo contemporaneo». Una scelta che riflette l’evoluzione del panorama nazionale, in cui il nuovo circo «sta dando ottimi risultati anche a livello internazionale, con compagnie che uniscono acrobatica, gesto e musica in uno stesso linguaggio».
Tra gli appuntamenti più attesi, anche una compagnia francese che porterà a Cagliari uno spettacolo per grandi e piccoli, «dove il linguaggio è quello universale del corpo e del ritmo».
Torna inoltre «Pezzi unici», la rassegna dedicata agli interpreti della scena italiana, con artisti come Lella Costa, Massimo Lopez, Tullio Solenghi, Alessandro Bergonzoni e Roberto Saviano, per la prima volta in Sardegna con il suo spettacolo «Scostanti racconti ». «È una rassegna – racconta Ciabattoni – che ha l’ambizione di essere davvero unica, perché spesso non è possibile replicare gli spettacoli: sono esperienze irripetibili, incontri tra attore e pubblico che accadono una volta soltanto».
A dicembre partirà anche la sezione «Questione di stile», pensata per rendere omaggio ai grandi registi e ai testi che hanno segnato la storia del teatro contemporaneo. «È un modo – conclude la direttrice artistica Ciabattoni – per guardare alle radici e alle innovazioni che hanno indicato nuove strade alle generazioni più giovani. Il teatro vive di dialogo e di movimento, e il nostro compito è continuare a farlo respirare, mescolando emozioni, linguaggi e coraggio». È stato presentato il cartellone degli spettacoli che, quest’anno, dedica spazio anche al circo contemporaneo
di Andrea Pala
pubblicato sull’ultimo numero di Kalaritana Avvenire
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