
(foto www.unionesarda.it)
I medici degli ospedali San Michele e Businco dell’Arnas Brotzu hanno proclamato lo stato d’agitazione. Dopo quasi un anno dall’approvazione del fondo per la perequazione delle retribuzioni – che avrebbe dovuto colmare i gap salariali fino a 8.000 euro annui rispetto ai colleghi di altre Asl sarde – i professionisti non hanno ancora visto i soldi in busta paga.
Nonostante lo sblocco delle risorse e la calendarizzazione dei pagamenti a luglio scorso, nulla è stato erogato. Il sindacato Cimo denuncia «mancanza di risposte e scarsa attenzione nei confronti dei dirigenti medici», sottolineando che «non è più tollerabile una differenza retributiva con le altre Aziende del Servizio sanitario regionale».
In un’assemblea sindacale molto partecipata è stato deciso di chiedere la mediazione del Prefetto per evitare scioperi o dimissioni di massa, ribadendo che «non si tratta di privilegi, ma di giustizia per chi ogni giorno garantisce cure di qualità ai cittadini».
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