
La presentazione del rapporto (foto Ansa)
Moderata ma costante, la crescita economica della Sardegna nella prima metà del 2025 mostra segnali di stabilità dopo un periodo di rallentamento. Secondo l’aggiornamento congiunturale presentato dalla Banca d’Italia a Cagliari, il Pil regionale è aumentato dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Una crescita contenuta, inferiore alla media del Mezzogiorno ma lievemente superiore a quella nazionale, che conferma un quadro di sostanziale tenuta.
Sul fronte dei prezzi, dopo mesi di inflazione debole nel 2024, l’indice è tornato a salire per poi stabilizzarsi attorno all’1,3% a settembre, un valore inferiore all’1,6% registrato in media nel Paese. Il rialzo è stato trainato soprattutto dai beni alimentari, aumentati del 3,7%, e dai servizi, in crescita del 2,7%.
Segnali meno incoraggianti arrivano invece dal commercio estero: dopo la leggera ripresa registrata l’anno scorso, le esportazioni sarde hanno ripreso a diminuire, penalizzate dal rallentamento della domanda internazionale e dai costi ancora elevati dei trasporti. Nel complesso, l’economia regionale sembra avviata su un percorso di crescita moderata, sostenuta dai consumi interni ma ancora frenata dalle difficoltà dell’export e dagli effetti di un’inflazione che, pur contenuta, continua a incidere sul potere d’acquisto delle famiglie.
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