L'analisi

Cisl Sardegna: «Serve un Patto per lavoro e sviluppo condiviso» Il segretario Ledda commenta l'analisi di Bankitalia: «Dati positivi ma diseguali, la Regione avvii un confronto operativo»

Il segretario della Cisl Pier Luigi Ledda | Foto Facebook CISL sarda

«I dati diffusi dalla Banca d’Italia, con un incremento dell’economia sarda dello 0,7% nel primo semestre 2025, e quelli sull’occupazione sono positivi, ma raccontano solo una parte della storia», osserva il segretario generale della Cisl Sardegna, Pier Luigi Ledda.

«Per capire davvero il mercato del lavoro di oggi non basta dire che va meglio o peggio: dobbiamo guardare alle forze profonde che lo stanno trasformando», afferma il numero uno del sindacato.

Secondo l’ultima rilevazione Istat, gli occupati nell’isola sono circa 6mila in più su base annua, con un tasso di occupazione al 57,7% e la disoccupazione in calo all’8,3%. «Sono segnali incoraggianti – aggiunge Ledda – ma il mercato del lavoro sardo resta diseguale, con forti squilibri tra aree urbane e interne, tra uomini e donne, tra giovani e over 50».

Cresce l’occupazione matura, ma i giovani qualificati faticano a entrare, e in settori come sanità, turismo, Ict e artigianato restano molti posti vacanti. La distanza con la media nazionale rimane ampia: occupazione più bassa di oltre 4 punti, disoccupazione più alta di 2 e salari inferiori del 10%. «Il rischio – avverte Ledda – è migliorare in termini assoluti ma non ridurre il divario con il resto del Paese».

Per la Cisl è il momento di costruire un «Patto per lo sviluppo, il lavoro e la formazione», collegato all’Agenda Sardegna. Con una lettera aperta, il sindacato chiede alla presidente Alessandra Todde un confronto immediato per avviare un percorso condiviso e operativo.


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