
L’aula del Consiglio regionale
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato l’impugnazione della legge n. 24 dell’11 settembre 2025 della Regione Sardegna, riguardante l’Assestamento di bilancio 2025-2027 e variazioni di bilancio. La decisione è motivata dal fatto che alcune disposizioni contenute nel provvedimento regionale avrebbero ecceduto le competenze statutarie dell’Isola e si porrebbero in contrasto con la normativa statale in materia di accesso al pubblico impiego e di contrattazione collettiva.
Secondo quanto riportato nel comunicato finale del Consiglio dei ministri, la legge regionale violerebbe i principi di uguaglianza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, sanciti dagli articoli 3 e 97 della Costituzione, oltre all’articolo 117, secondo comma, lettera l), che riserva allo Stato la competenza esclusiva in materia di ordinamento civile.
L’impugnazione apre dunque un nuovo fronte di confronto tra il governo e la Regione Sardegna, in una fase già delicata per i rapporti tra Stato e autonomie speciali, soprattutto sul terreno della gestione finanziaria e del personale pubblico.
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