
Con l’arrivo dei primi freddi torna puntuale la campagna per la vaccinazione antinfluenzale, uno strumento che, come ricorda il professor Aldo Manzin, resta «fondamentale per proteggere la popolazione più fragile e per contenere la diffusione del virus». Il docente di Microbiologia e Microbiologia clinica dell’Università di Cagliari, intervenuto ai microfoni di Radio Kalaritana, ha spiegato con chiarezza il valore preventivo della vaccinazione e l’importanza di una copertura ampia e capillare. «Il vaccino antinfluenzale – ha sottolineato il professore – è proposto ogni anno per i soggetti più fragili, gli anziani, le persone con patologie croniche, le donne in gravidanza e i bambini dai sei mesi ai quattro anni. È uno strumento che previene le forme più gravi della malattia e le complicazioni ad essa legate». In Italia, ricorda il professore, le vittime dirette e indirette dell’influenza sono ancora «tra le 8.000 e le 10.000 ogni anno». Dati che, da soli, «basterebbero a giustificare l’estensione della vaccinazione anche alla popolazione generale».
Il prosieguo dell’articolo a cura di Andrea Pala sarà sulle pagine di Kalaritana Avvenire, in edicola in tutta la Sardegna domenica 16 novembre insieme al quotidiano Avvenire
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