Sale la tensione nel Sulcis. I lavoratori Eurallumina hanno proclamato l’assemblea permanente e avviato una nuova e clamorosa forma di protesta: un gruppo di operai è salito sul silo n.3 dello stabilimento, raggiungendo circa 40 metri di altezza, per denunciare «l’inerzia istituzionale» che, a loro dire, sta soffocando ogni prospettiva di continuità produttiva.
La mobilitazione, sostenuta da Cgil, Cisl e Uil, arriva dopo settimane di appelli rimasti senza risposte concrete. I sindacati chiedono un intervento immediato del Governo e dei ministeri competenti per «stanziare i fondi necessari alla continuità operativa di Eurallumina, come previsto dalla legge».
In particolare, si sollecita l’erogazione delle risorse indispensabili a coprire le utenze, garantire il pagamento dei salari e delle fatture delle imprese terziste, oltre a proseguire le attività di bonifica ambientale.
«I lavoratori sono esasperati — sottolineano le organizzazioni sindacali —. Senza un’azione tempestiva, il rischio è quello di bloccare definitivamente un polo industriale strategico per tutto il territorio».
Nel Sulcis cresce la preoccupazione: la vertenza Eurallumina, ormai da anni simbolo della crisi industriale dell’area, torna a infiammarsi mentre centinaia di famiglie attendono risposte chiare sul futuro dello stabilimento e dell’occupazione.
Scopri di più da Kalaritana Media
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.