Fiori nel Cagliari Calcio: «Non solo un investimento, ma una responsabilità» L’imprenditore di Carbonia, trasferitosi negli Stati Uniti nel 1990, acquisisce una quota di minoranza con Praxis Capital Management e punta a contribuire alla crescita del club, dentro e fuori dal campo

A cinque giorni dall’annuncio dell’acquisizione di una quota di minoranza del Cagliari Calcio, Maurizio Fiori si presenta ufficialmente. L’imprenditore sardo, originario di Carbonia e classe 1972, ha costruito la sua carriera negli Stati Uniti dopo essersi trasferito nel 1990, raggiungendo importanti traguardi professionali. Ora torna a investire nella sua terra d’origine.

«Sono orgoglioso di annunciare che, assieme a un gruppo di fidati partner tramite Praxis Capital Management, siamo entrati nel Cagliari Calcio come azionisti», scrive Fiori in un post su LinkedIn. «Per me questo non è solo un investimento, ma un privilegio e una responsabilità di profondo valore».

L’imprenditore prosegue ringraziando l’attuale proprietà: «Ringrazio Tommaso Giulini e tutta l’organizzazione del Cagliari Calcio per la loro fiducia e collaborazione. Da sardo orgoglioso, questo momento porta con sé un significato profondo. Cagliari racchiude resilienza, passione e senso di appartenenza, valori che uniscono tutti i sardi nell’Isola e nel mondo. Punto a contribuire alla crescita e ai successi della società, dentro e fuori dal campo».

In chiusura, Fiori dedica un pensiero speciale ai suoi collaboratori: «Un ringraziamento speciale va ai miei partner, co-investitori e advisor per aver reso tutto questo possibile. Sono molto emozionato per quello che ci attende, per il club, i suoi tifosi e la Sardegna. Forza Casteddu!».

Tra i nomi degli investitori che affiancheranno Fiori nella nuova avventura, figurano Prashant Gupta, Bryan Colangelo, Zach Abraham, Jonathan Glick, Patrick Sullivan, Brandon M. Belford & Escalada Sports Partners, Ben Johnson e Argos Wealth Advisors Llc. Fiori ha inoltre ringraziato «la squadra che ha raggiunto l’accordo e i futuri partner: Gennaro Leo, il team Hogan Lovells (Paola Barometro, Eric Andalman, Edoardo Pea e Federico Urbani), Sergio Matrone dello Studio Business Consulting e il team Deloitte, tra cui Tommaso Noseda e Rodrigo Roberti».